ULTIMA ISOLA DELLE TONGA
Ieri sera siamo arrivati nell'ultima e piu' importante
isola delle Tonga. Pensavamo di fermarci all'ancora e invece ora c'e' un divieto
ed occorre entrare nel porto. Per radio
ci siamo annunciati ed un gommone, con due neozelandesi a bordo, ci ha aiutato
nell'ormeggio. Poche altre barche condividono con noi il grande spazio a
disposizione.
Il giorno dopo e' dedicato alle pratiche di uscita dalle
Tonga( verso le
Fiji) che risulteranno lunghe e noiose per la gran
confusione che regna negli uffici: ti mandano da Erode a Pilato senza neppure
dirti dove sono collocati i due.
Paolo
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Spiagge di Tonga Tapu |
31 luglio 2016 Nuku Alofa
Oggi, ultimo giorno alle Tonga, io e Pietro affittiamo
una lussuosa macchina per un giro dell'isola.
Mariano si riposa in barca ed Enrico, al contrario,
mostra le sue doti atletiche in bicicletta.
Noi in auto pero' riusciremo a vedere molte piu'
cose. In citta' il palazzo reale in
stile coloniale, la cattedrale cattolica e la chiesa di Sant. Antonio di
Padova, del 1980, con una interessante copertura in legno che ricorda, in
maniera speculare, la cupola di Nervi del palazzetto dello sport a Roma
(evidentemente l'architetto ha copiato al contrario).
Fuori citta' passiamo nei posti storici: la punta a nord
dove nel 1670 passo' Abel Tasman e la laguna ad est dove si fermo' nel 1777
Cook con la sua nave.
Poi spiagge solitarie, protette dal reef, dove qualcuno rastrella
il fondo alla ricerca di molluschi e scogliere selvagge dove l'oceano frange
violento creando gaiser di spuma attraverso i fori della roccia ed arcobaleni
improvvisi.
Ancora semplici paesini confinanti con cimiteri
altisonanti dove il carissimo estinto e' onorato con scenografiche
foto,tendaggi ed immancabili, sgargianti fiori di plastica.
La sera a cena in un posto alla moda che rivelera' una
cucina modestissima e una gran confusione dovuta alla febbre del sabato sera
dei giovani tongani (tutto il mondo e' paese).
Domani si parte per le Fiji.
Paolo
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La chiesa cattolica di Nuku Alofa |
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Palazzo reale a Nuku Alofa |
1 agosto 2016
VERSO LE FIJI
Se qualche male intenzionato mi chiedesse quale sia la
differenza tra la navigazione a vela oceanica ed il semplice viaggiare, credo
che la mia risposta risulterebbe confusa ai piu'.
Forse la spiegazione migliore la ha data Hermann Melville
nella prima pagina del Moby Dick, pagina che raccomando vivamente a chi volesse
una risposta esaustiva alla domanda di cui sopra.
Ma per dire il molto in poco, partire per mare per me significa
sostanzialmente semplificarmi la vita e darmi agio per pensare ai casi miei. In
mare, tutto improvvisamente si riduce a quella linea orizzontale che noi
sappiamo stare a circa 12 miglia nautiche dalla nostra posizione. Se siamo
fortunati, quella riga separera' due spazi di colore simile, differenti solo
nella tonalita'. Il bello accade quando si tratta di due tonalita' di azzurro
intenso e luminoso, rotte qua e la' solo da qualche leggera striatura bianca.
Chi va per mare a vela, i marinai, vivono di quella
linea. Da una parte si spera sempre che continui allontanarsi, come una chimera
che vogliamo rincorrere ma non raggiungere, dall'altra aspettiamo con ansia che
sia rotta da una sagoma verde che ci ricordi che animali di terra siamo e che
la' dobbiamo tornare.
Qualche mese fa, non importa la data esatta - anche se io la ricordo molto bene - ed
avendo alcune discussioni serie da fare con me stesso, ho deciso di mettermi in
mare per un tempo sufficientemente lungo per pensare a me stesso pensante. Paolo
ed Enrico mi hanno dato la possibilita' di camminare sul loro sogno ed io spero
di averlo fatto abbastanza in punta di piedi da non farli pentire della
opportunita' che mi hanno dato. Non che la mia vita cambiera' radicalmente dopo
questa crociera, ma sono a loro infinitamente grato di avermi messo in mezzo a
quella riga orizzontale, rotta solo dalle nostra rappresentazioni spaziali di
questa immensa massa d'acqua che chiamiamo Oceano Pacifico.
Ah: Dimenticavo.
Chiamatemi Ulisse, figlio di Laerte, che gia' fu tra gli
Argonauti.
Pietro
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Il carissimo estinto |
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La porta metallica d'ingresso all'antico villaggio |
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