NAVIGARE IN CONTRORDINE
Ieri il guru Bob ci aveva detto che avremmo dovuto fare un avanti e
indietro quasi sulla stessa rotta: praticamente perdere tempo in attesa
che la perturbazione prevista passasse.
A tarda sera e' arrivato il contrordine: niente zig-zag ma procedere
diritti ( d'altronde nell'anniversario della vittoria del 4 novembre
sarebbe stato un piccolo disonore andare confusamente e non dritti.....
inseguendo il nemico che si ritirava risalendo le valli che aveva
disceso con cotanta baldanza! ).
Si vede che la perturbazione e' passata piu' velocemente del previsto.
In effetti a queste latitudini e' finita la costanza dell'aliseo e il
regime dei venti e' mutevole come da noi in Mediterraneo nelle mezze
stagioni con in piu' la complicazione che qui i venti possono anche
arrivare tranquillamente a 40 nodi.
E' come beccarsi i venti dei famosi 40 ruggenti, venti forti a 40 gradi
di latitudine che poi introducono ai 50 urlanti dei 50 gradi di
latitudine. E' in questa fascia, tra 40 e 50 gradi di latitudine sud
che passa la piu' importante e difficile regata intorno al mondo in
solitario: La Vendee Globe.
Jean Elies ( figlio dei miei amici francesi Annie e Patrick con cui ho
fatto il mio primo Atlantico nel 2007 ) stava partecipando a questa
regata ed era secondo quando tra i 40 e i 50 urlanti navigava sotto
l'Australia. Durante una riparazione a prua, con vento fortisimo,
cadde dalla barca ma essendo legato ci rimase a penzoloni fuoribordo.
Nella caduta si ruppe il femore ma riusci' comunque a tirarsi su e
trascinarsi in cabina. Diresse la barca verso l'Australia e aspetto' i
soccorsi per una settimana con la gamba rotta. Altri uomini, altre
storie di mare!
Noi ,piu' tranquillamente, navighiamo per ora nei 30 “miagolanti”
secondo una felice e divertente definizione di Marco.
Paolo
... il grande e forte aliseo, pieno di impeto e gioia, salubre e vitale: un'eterna e costante boccata d'aria. "H.Martinson"
Cari amici ecco il nuovo blog che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti.
Paolo.
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