5 ottobre Isola di GAU
Nel primo pomeriggio del giorno 4 lasciamo la fiabesca Baia delle Isole, con i
suoi caratteristici scogli a forma di pandoro e ci dirigiamo verso l'isola di
Gau, 120 miglia a SW. La navigazione, in gran parte notturna, e' accompagnata
da un delicato aliseo portante che consente ad Argentina di scivolare veloce e
silenziosa nella notte stellata. Alle 16 dopo le rituali ed indispensabili
procedure per affrontare in sicurezza la pass,
compreso il recupero delle canne da pesca, ormai da troppo tempo silenti
(sfortuna o incapacita'???) arriviamo alla meta ed ormeggiamo in una tranquilla
baia orlata di palme con una spiaggia di sabbia corallina. E' il momento delle
foto, del bagno e dei commenti alla giornata trascorsa, davanti ad una birra in
pozzetto.
Stefano
6 ottobre isola
di GAU villaggio NAWAIKAMA
Siamo a corto di frutta e verdura. Scendiamo a terra sperando di trovare
qualcosa come avevamo fatto a Lomaloma.
Ancora abbiamo melanzane a profusione ma vorremmo cambiare anche se le
paste, alla quasi Norma, preparate da Dolores sono ottime. Il villaggio (se
possibile) appare ancora piu' povero degli altri. All'unico negozietto
ci sono patate,cipolle,riso,qualche scatoletta.
Stop. La signora al banco consegna ad
una donna affaticata e sventagliante gli ingredienti per un pranzo, che piu'
francescano non si puo', e segna su un quaderno, che piu' unto non si puo',
l'importo della merce (un po' negli anni
cinquanta da noi).
Poi ci chiede cosa vogliamo.
“Please vegetables
and fish”.
“Nothing” e' la sconsolata risposta.
A nostra volta
sconsolati usciamo e ci facciamo indicare il sentiero per
la sorgente di acqua calda che abbiamo letto sulla guida.
Una signora si offre di accompagnarci. Posa i panni che stava lavando e si avvia a
piedi nudi. Una zona paludosa e'
baypassata da una specie di ponte fatto con tronchi di palma e canne di
bambu.
![]() |
Il ponte di palme e bambu |
![]() |
La sorgente di acqua calda |
Dolores un po' riluttante a fare l'equilibrio su un solo tronco, alla
fine si convince e passiamo. La sorgente
forma una pozza in cui la signora si sguazza felice, noi con le sole gambe a
mollo siamo soddisfatti; il caldo esterno non invita ad un bagno accaldante
invece che rinfrescante.
Proseguiamo verso la scuola. Un altro, piu' lungo, ponte scavalca
acquitrini e fanghiglia fino al verde praticello della scuola primaria.
“Bula bula” ci accoglie un maestro che ci fara' da
Virgilio fra le classi, la biblioteca ed il refettorio.
L'atmosfera e' come al solito rilassata sia tra i bambini
che tra gli insegnati ma certamente il governo delle Fiji deve impegnarsi per
garantire in migliaia di villaggetti ,sparsi su centinaia di isolette, un
livello minimo di istruzione. ....e pare che ci riesca.
Paolo
Il nostro Virgilio |
Divertirsi con pochi copertoni vecchi |
I banchi di una volta |
Nessun commento:
Posta un commento