ARRIVATI
Dopo una notte piovosa ed a motore, a causa di assenza di
vento per una rotta troppo vicina all'isola, finalmente alle sei spunta il sole
e torna il vento.
Continuiamo a costeggiare l'isola e alle otto chiamiamo
per chiedere l'autorizzazione ad entrare in porto. Nessuna risposta. Riproviamo, niente e allora si entra!
Sapevo gia' il posto che il marina ci aveva assegnato
perche' da Roma avevo prenotato a marzo ed inviato la copia della pratica per
la dogana e frontiera.
Uno slalom un po' stretto per entrare nel nuovo marina e
alle nove siamo legati ad un bel pontile.
Dopo poco si presenta Jerome, il direttore del marina,
che non ci aveva sentito perche' noi avevamo sbagliato il canale con la radio.
“Tutto ok, tra poco verranno per le pratiche di ingresso,
ma attenti che probabilmente vi butteranno molti alimenti freschi.”
Marco fa il possibile per nascondere qualcosa (come
suggerisce Jerome) ma i pompelmi,troppo grossi,e le lunghe melanzane vengono
coperti pudicamente da uno strofinaccio: quasi emulando l'opera di Daniele da
Volterra detto il Braghettone per via del suo intervento censorio, nel 1565, di
copertura dei genitali di tutti i nudi del Giudizio universale di
Michelangelo.....ma quelli erano i tempi del Concilio di Trento!!!
Arrivano tre signore in divisa, salgono a bordo e con
grandi sorrisi ci danno il benvenuto.
Tirano fuori la copia che avevo inviato a marzo, controllano i
passaporti che non timbrano perche' siamo in Francia (anche se territorio
d'oltremare), mettono un timbro solo sulla copia e... voila' les jeux sont
fait!
Cinque minuti, nessun controllo, tutto ok: vive la France!!
Comincio la lista delle cose da riparare: Watt&Sea,
generatore, AIS, Drifter e trinchetta, dissalatore, tastiera del compiuter.
Ricerca di tecnici.
Il primo che trovo e' il meccanico per il generatore:
Andrea, uno di Biella venuto qui sette anni fa e gia' fondatore di un piccolo
impero.
Ha una grande officina (l'unica) in cui ripara e vende
tutti i tipi di motori marini. Dieci
dipendenti che scattano polverizzando i tempi dei mascaregni creoli (cosi' si
chiamano gli abitanti di queste isole) e dei francesi con ritmi di lavoro a dir
poco ministeriali. Ed e' su questo che
si basa il successo di Andrea.
“Ue, qui non fanno un casso, lavuren poco fino al giovedi
e gia' parlan del week end, mi me fag un cul dalla mattina alla sera” dice nel
suo stretto piemontese. Insomma un vero
self made man.
Poi mi chiede del giro del mondo e sopratutto e'
interessato a quante avventure ho avuto in tutti questi posti esotici. Io pensavo a quelle
nautiche ma lui invece si riferiva a quelle
femminili. Mi spiace
deluderlo e accampo scuse tipo:”ci sono troppe cose da
fare in barca, non hai tempo... e poi le polinesiane sono delle culone
pazzesche” (e mi sono astenuto,per carita' di patria, dal pronunciare la parola
che il nostro, non rimpianto, ex presidente del consiglio pronuncio' nei
confronti della cancelliera tedesca).
“Peccato ma qui puoi rifarti perche' a Reunion ci sono
delle donne veramente belle, come dei bon bon; e' il miscuglio di razze che fa
delle nere con gli occhi azzurri”
“Si ma tra poco viene mia moglie”
“Ma allora hai sbagliato perche' il giro del mondo si fa
senza moglie”
“E va be!...sara' per un altra volta” sapendo bene che
questa e'
l'ultima.
![]() |
Il percorso attraverso l'oceano Indiano. Il cerchio indica la posizione attuale a Reunion, il triangolo la destinazione finale a Durban |
La sera andiamo a cena in un ristorante gestito da un
simpatico ed eccentrico sessantenne parigino che dopo una vita spericolata fra
esercito francese, legione straniera, mercercenario (probabilmente un poco di
buono dato che si e' fatto pure 15 anni di carcere in Italia; lui non lo ha
detto e noi non ne abbiamo chiesto il motivo), e' venuto qui dopo aver sposato
una bella e giovane malgascia che gli fa da cuoca insieme a suo figlio, avuto
nel precedente matrimonio con una francese, mentre lui se ne sta seduto ai
tavoli a bere, fumare ed intrattenere i clienti.
Un tipo particolare di cui vi raccontero' ancora quando
tornero' qui a settembre.
La barca verra' lasciata in porto e presto partiremo
tutti. Io il 20
volero' in Madagascar dove faro' un bel giro turistico
con Rita, Dario e Giovanna, Salvatore e Lucia, Beppo e Renata.
Poi torneremo a fare qualche escursione sulle magnifiche
montagne di Reunion.
Ad ottobre si ripartira' per arrivare in Sud Africa.
Spero di mandare qualche diario anche dal Madagascar.
Paolo
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