Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

venerdì 3 giugno 2016

Bora Bora, 31 maggio 2016. Sulle orme dell'HMS Endeavour.



Sabato 28, dopo il rituale bagno nell'Acquario Tropicale nei pressi del Motu Vaiorea nella baia che divide Huahine Nui da Huahine Iti siamo tornati nel capoluogo Fare. Qui è salito a bordo il re dell'isola con la moglie ed in segno di amicizia ha voluto scambiare i nostri nomi... Per la confusione c'è stato un rimescolamento dei diari di bordo e si è confuso il 28 maggio 2016 con il 16 luglio 1769 ed Argentina con l'HMS Endeavour. Infatti i nostri percorsi sono pressoché identici.
“After parting with our friends, we made an easy fail, with gentle breezes and clear weather, and were informed by Tupia (l'uomo politico, il sacerdote, il navigatore della Polinesia che al tempo di Wallis era il principale consigliere della regina reggente Oberea e che, caduto in disgrazia, dopo il passaggio della reggenza al cognato di Oberea, volle partire con l'Endeavour), that four of the neighbouring islands which he distingued by names of HUAHEINE (Huahine), ULIETEA (Raiatea),OTAHA (Taha'a), and BOLABOLA (Bora Bora), lay at the distance of beetween one and two days fail from Port Royal Bay (la baia dell'attuale Papeete), at OTAHEITE (Tahiti); and that hogs, fowls, and other refreshments... At six o'clock in the morning of the 14th (che per lui non significava gran che, visto che l'89 doveva ancora venire) the westermost part of EIMEO (Moorea) or YORK Island (nome datole da Wallis) bore S.E...Our Indian Tupia,often prayed for a wind to his god Tane (il Giove dell'Olimpo mahoi), and often boasted of his success, which indeed he took a very effectual method to secure for never began his address to Tane, till he faw a breeze so near that he knew it must reach the ship before his oraison was well over.”
“On the 16th in the morning, about eight o'clock, being close in with the north west part of the island of Huaheine, we founded, but had no bottom with 80 fathom.”
Ha impiegato due giorni in numerosi bordi, come si vede dalla traccia sulla mappa redatta talvolta su indicazioni orali di Tupia, per fare il tratto che noi abbiamo coperto in una decina di ore. Ma l'Her Majesty's Ship Endeavour non aveva motore ausiliario a differenza delle barche dei moderni diportisti che sono per lo più a motore con vele molto, ma veramente molto, ausiliarie, al limite necessarie solo per creare l'ambientazione necessaria, e per giunta le navi europee erano più lente delle piroghe locali, come notato da tutti i navigatori dell'epoca.
A Huahine l'Endeavour è evidentemente entrato per la Pass di Avamoa senza disporre di allineamenti e tantomeno di fanali, sicuraente l'avrà indirizzato Tupaia, si è ancorato nella Baia di Owalle davanti all'attuale Fare, che ancora non esisteva, ed ha gettato l'ancora su fondale molto profondo perché nessuno aveva provveduto a mettere boe di ancoraggio.
Qui, come si stava accennando....the King Oree proposed, as mark of amity,that we should exchage names. To this I readly consented; and he was Cookee, for so he prononced my name, and I was Oree for the rest of the time we were together.”

Domenica 29 maggio 2016 lasciamo la boa e ci allontaniamo un po' frettolosamente da Huahine dimenticando gli strumenti spenti e seguendo gli allineamenti per uscire dalla Pass. Si punta sulla Pass di Toahotu che dà accesso alla laguna comune a Taha'a e Raiatea con l'idea di fare un bagno nella stessa. Si procede al lasco con una “gentle breeze” e per aumentare la superficie velica si stende il bucato. La sera ci ancoriamo nel profondo fiordo davanti ad Haamene a noi già noto.

Lunedì 30 maggio, navigando a motore dentro la laguna ci si rifornisce dal benzinaio di Uturoa nell'isola di Raiatea per poi portarsi rapidamente al nostro inseparabile Raiatea Carenage.
È stato un vero peccato discostarsi dalla rotta dell'HMS Endeavour perché “We now made ?ail for the island of ULIETEA, which lies S. W. by W. distant seven or eight leagues from Huaheine, and at half an hour after six in the evening of the 20th we were within three leagues of the shore, on the  eastern side. We stood off and on all night,  and when the day broke the next morning, we stood in for the shore: we soon after discovered an opening in the reef within which Tupia told us there was a good harbour.”
Non essendo noi entrati per la Pass che porta al Marae di Taputapuatea non abbiamo potuto godere della scena: “The natives soon came off to us in two canoes, each of which brought a woman and a pig. The woman we supposed was a mark of confidence, and the pig was a present; we received both with proper acknowledgments, and complimented each of the ladies with a spike nail (il solito omaggio, già tribuito da Samuel Wallis alle bellezze mahoi: chiodi appuntiti! Si temette che l'HMS Dolphin si aprisse nel mezzo poiche' completamente privato di chiodi)  and some beads, much to their satisfaction.”

Martedì 31 maggio,  dopo aver a lungo importunato il Raiatea Carenage ed in particolare la nostra Vairea con i mille problemi irrisolti di Argentina, con particolare riferimento ai boilers, siamo usciti dalla Passe de Rautoanui diretti alla volta di Bora Bora e nel primo pomeriggio siamo entrati per l'unica Passe esistente, la Passe de Tehavanui nella splendida laguna di Vaitape sormontata dal caratteristico Monte Otemanu, Uccello Marino.
La sera siamo scesi col dinghy al ristorante a circa cento metri dalla boa di Argentina e qui abbiamo incontrato il canadoportoghese con cui avevamo traversato appaiati “a pacchetto” il Canale di Panama. Allora piuttosto freddino, questa sera il più intimo amico...... di Rita da un'intera vita.
Sandro
Tahaa
Bora Bora. Passe di Tavenau

La Pass di Toahotu

Rotta dell'HMS Endeavour

Verso Raiatea. Aumento della superficie velica

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