Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

lunedì 27 giugno 2016

Raiatea 24 giugno 2016 TORNARE INDIETRO



21 giugno.  Da Maupiti a Raiatea
Rita e Sandro il 19 hanno preso l'aereo da Maupiti per tornare a Tahiti e poi a Roma lasciandosi dietro un vuoto per me difficile.  Con lo stesso aereo con cui sono partiti e' arrivato Enrico che restera' fino a meta' agosto: e cosi' siamo diventati con Gianni ed Enrico i
famosi(!!!???) tre uomini in barca.
Dopo due giorni di vento da nord la laguna di Maupiti si e' un po svuotata e quindi la corrente nella passe diminuisce; e' il momento buono per uscire.  Il tempo e' brutto ma il vento favorevole; apriamo le
vele e torniamo a Raiatea.   Un guasto all'autopilota e sopratutto
l'impossibilita' di fare la frontiera(dichiarazione di uscita dalla
Polinesia) a Maupiti ci costringono a tornare indietro dove quest'anno era cominciata la crociera.  Una bella veleggiata al lasco con vento fino a 30 nodi e diversi acquazzoni ci porta a destinazione ancora una volta alla boa davanti al cantiere Raitea Carenage.

22 giugno. Raiatea
La mattina scendiamo a terra e l'innefabile segretaria Vairea, con il suo ironico sorriso, ci risponde che “ce pas possible parce que le technique ce a Tahiti”.  Le faccio un po di moina e alla fine si convince a telefonargli per chiedergli un appuntamento: concordiamo per sabato mattina. Sulle prime ci viene un senso di fastidio:dover aspettare 5 giorni per una riparazione che non sappiamo neppure se si
potra' eseguire ci sembra troppo.   Poi una riflessione sulla logica dei
tempi polinesiani ci fa abbassare le penne.  In piu' l'indispensabile burocrazia della frontiera-dogana in uscita dalla Polinesia aggiungono un po di camomilla alle nostre intemperanze.  Per distrarci, la sera andiamo a cena da Mimosa :il solito ristorantino vicino al cantiere.
Mimosa e' il nome della padrona, una una polinesiana che al contrario del nome leggiadro e' un donnone XXXXL che a mala pena e' contenuta dalla sedia instabile. Ma il suo sorriso prorompente e la buona cucina contribuiscono ad annullare i malumori.  Gli altri tavoli poi sono occupati in modo vario: c'e' il solito francese sfigato che da mesi lavora sulla sua barca in cantiere, ci sono tante famiglie chiassose e infine un attempato polinesiano, anche lui XXXXL, che dopo aver cenato da solo si trasferisce al tavolo dei suoi amici, appena arrivati, e ricomincia da capo. E poi ti chiedi perche' sono quasi tutti cosi'
grassi!!

La laguna di Raiatea,sullo sfondo Bora Bora

Panorama da Raiatea verso Tahaa


23 giugno. Raiatea
Mentre Enrico con la sua splendida bicicletta parte per un giro dell'isola, Gianni ed io prendiamo un passaggio per il paese distante 5 km.  Ci tirano su una coppia di francesi che lavorano per 3 anni qui.
Lei e' una specie di direttore didattico che sta controllando gli stage di alcuni studenti che fanno pratica di lavori tecnici. E' appena passata al nostro cantiere dove ha verificato che Pierre,un ragazzotto bretone simpatico ma non certo un Leonardo da Vinci, stia facendo con
profitto(??) il suo praticantato (o stage che suonerebbe meglio).
I francesi ci lasciano davanti alla Gendarmerie: la rappresentanza del potere della nostra sorella Francia.  Ma questa volta, udite udite, la burocrazia ( che ai Caraibi scorreva come l'olio) qui ci complica la vita.  Il pluritatuato gendarme ci spiega che dobbiamo inviare una mail a Tahiti con un sacco di dati della barca e dell'equipaggio,aspettare la risposta e poi recarci di nuovo da lui, mostrare la risposta, compilare un modulo cartaceo su cui lui mettera' un timbro e solo a quel punto potremo uscire dalla Polinesia per veleggiare verso altre isole-nazioni.
 Secondo momento di sconforto, secondo ricorso alla filosofia polinesiana.
Ci armiamo di santa pazienza e di tablet; iniziamo a scrivere la mail.
Dati su dati alla fine la mail e' pronta. Per spedire andiamo alla posta dove c'e' il segnale internet: peccato che dentro al comodo ufficio con aria condizionata a palla non funziona, bisogna mettersi in un punto preciso di uno squallido parcheggio invaso da pozze d'acqua del consueto temporale.
Alla fine spediamo.  Dopo qualche ora torna la risposta: dobbiamo compilare un altro modulo ancora piu complicato sopratutto perche',non essendo dei geni del tablet, abbiamo grosse difficolta' a fare copia- incolla e varie altre amenita'.
Alla fine il modulo e' pronto, andiamo da Vairea e con l'hifi del cantiere spediamo il tutto.e inizia la nostra speranza di risposta.
A questo punto, avendo l'appuntamento con le tecnicien ad Uturoa (il paese piu' importante di Raiatea) con la barca ci spostiamo e ormeggiamo fortunatamente al lungo e spazioso molo del benzinaio dove possiamo restare senza problemi.
In attesa della risposta dalla capitaneria di Tahiti per l'espatrio, Enrico riprende la bici per cercare un diving per le immersioni e noi saliamo in cima al monte sopra il paese per vedere la laguna di Raiatea e Taha.  Il tempo e' brutto ed i colori della laguna sono sbiaditi.
Pensiamo alla laguna di Maupiti vista dall'alto:tutta un altra storia.
Paolo


 

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