Con il precedente equipaggio siamo entrati nella marina di Savusavu il
12 e il giorno stesso Fulvio, Laura e Cristina hanno preso il piccolo
aereo che li ha portati da qui all'aereoporto internazionale di Nadi per
proseguire poi verso l'Italia.
![]() |
La baia di Savu Savu |
Carlo e' rimasto con me altri due giorni e con l'auto in affitto abbiamo
fatto un giretto nei dintorni. Il parco nazionale Waisali pero' era
chiuso. Un cancello insuperabile sbarrava la strada verso le cascate e
la foresta tropicale ricca di molte varieta' di orchidee. Abbiamo
telefonato al numero scritto sopra il cartellone ma con la difficolta'
che contraddistingue il nostro inglese ( ma anche dall'altra parte non
rispondeva Oxford ) abbiamo capito che il guardiano era busy e quindi
niente.
![]() |
I vecchi pullman della Leyland della compagnia Visnu ovviamente indiana |
Abbiamo ripiegato sulle cascate di Tabu ni tavo. Arrivati al villaggio
Vuadomo dovevamo pagare 10 dollari each per calpestare il sacro suolo e
per “ammirare” la solita pancottiglia artigianale, esposta su un
lenzuolo steso in terra, dalle simpatiche signore. Tra l'altro notavo
anche preziosissimi braccialetti di pura plastica made in Cina.
Espletate le “ formalita' di rito” ci siamo avviati su un breve
sentierino verso le cascate. Un gruppo di inglesi che sguazzava nella
pozza sotto il getto d'acqua ci ha invitato a imitarli, ma io e Carlo ,
infastiditi dalla pioggerella, abbiamo declinato anche perche' le altre
cascate viste a Taveuni erano molto piu' belle.
![]() |
Le cascate di Tabu ni tavo |
Il giorno dopo Carlo volava verso Roma e io rimanevo in barca a pulire e
fare vari deliziosi lavoretti: pompa di sentina bloccata ,rubinetti
rotti, insomma il lavoro di idraulico con le mani nella peggiore e
fetente fanghiglia.
Ieri sono arrivati, con i soliti micro aerei, Stefano, Michele e la sua
compagna Dolores (Dolly per gli amici).
![]() |
Il nuovo equipaggio Stefano, Paolo, Michele e Dolores |
Oggi mega spesa; ma comunque per quanto riguarda la roba fresca sara'
sempre un problema perche' ,abbandonata Savusavu, non si puo' comprare
altro che un po di pesce e forse un po di pane. Faremo la fine del mese
scorso ....coi morsi della fame. No, scherzi apparte, su Argentina se
rovisti nelle sentine trovi sopravvivenza per almeno 10 giorni. E
comunque abbiamo anche comprato nuove esche sperando nella pesca che,
qui alle Fiji, ci ha dato meno soddisfazione che nelle altre parti.
Vedremo!
Paolo
Nessun commento:
Posta un commento