Mi dispiace per gli assidui lettori di questo blog, ma Paolo mi ha
chiesto di scrivere almeno una volta e dunque sono costretto a tediarvi
con la mia prosa.
Come sapete siamo a Vava'u e il 13 siamo andati a zonzo per questo
bellissimo arcipelago. Siamo entrati, con molta attenzione visto che le
carte non sono assolutamente precise e il fondale e' pieno di coralli
affioranti, nella Blue Lagoon. Il posto e' magnifico ed essendo la
barriera che lo separa dall'oceano estremamente bassa, sembra di
ancorare in mare aperto. Abbiamo passato la notte in completa solitudine
e la mattina dopo siamo ripartiti in direzione di Kulo dove, per pura
fortuna ( sto scherzando ma il nome di questo scoglio mi ispira) abbiamo
ancorato in una baia tranquilla e riposante. Questa volta non soli ma
con altre 5 o 6 barche, abbiamo passato la notte. La mattina del 14
siamo partiti in direzione di Mariner Cave, una grotta con l'apertura
sotto il livello del mare e dove, secondo la leggenda, un principe
locale ha nascosto la sua innamorata perseguitata per motivi politici .
Paolo e' entrato ma e' restato alquanto deluso essendo una grotta
piccola e buia senza nulla di particolare. Forse che il principe volesse
solo levarsi di mezzo la fidanzata diventata insopportabile? Molto piu'
interessanti le Swallows Cave che si trovano a poca distaza.
E veniamo a oggi !5 Luglio. Moby Dick di Melville inizia cosi': Qualche
anno fa'-non mette conto precisare quando-a corto o meglio a secco di
quattrini e senza niente di speciale a trattenermi sulla terraferma,
pensai di darmi per un po' alla navigazione e di vedere la parte
acquorea del mondo. E cosi' anche io sono partito per conoscere la parte
acquorea del mondo e oggi, udite udite, ho incontrato la mia balena! E
proprio cosi': abbiamo nuotato per circa un'ora a pochi metri da varie
balene e giocato con un loro cucciolo! Un'emozione grandissima e un
esperienza che non sara' facile ripetere: addirittura quello scetticone
di Paolo, che a forza di viaggiare per tutto il mondo, non si stupisce
piu' di niente, e' restato colpito!. Tutto cio' grazie a un'
organizzazione locale, Beluga Diving, che si e' non poco prodigata per
rendere il tutto possibile.
Balene a Vava'u (Tonga). |
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Panorama di Neiafu |
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Dentro la laguna blu |
E ora, visto che purtroppo per me e' arrivato il momento di ripartire,
sono necessarie un po' di considerazioni e ringraziamenti generali di
questo mio periodo su Argentina.
Eppure avevo letto libri su Magellano, su Cook, su Bougainville e su
altri navigatori che avevano solcato, a volte per primi, questi mari. Ma
non avevo capito niente!! Non mi spiegavo perche' molti dei marinai di
Magellano pensassero che il mondo finisse all'improvviso precipitando
nel nulla, fino a quando non mi sono girato intorno per 360 e ho visto
l'orizzonte da tutte le parti; sembra di galleggiare su un immenso
piatto e che il mare all'orizzonte finisca improvvisamente. Non mi
spiegavo perche' Cook ci mettesse cosi' tanto per sbarcare su una nuova
isola fino a quando non ho visto la difficolta' per percorrere una passe
per entrare in un atollo. Non mi spiegavo perche' Bougainville mettesse
quattro ufficiali di guardia quando ha attraversato il mar dei coralli
fino a quando non ho visto l'attenzione che bisogna fare per non
prendere una testa di corallo (non segnata sulla carta) quando si naviga
all'interno di qualche laguna. Insomma non c'e' stato un momento che non
abbia pensato a che razza di uomini fossero questi nostri antenati che
hanno navigato e scoperto tutto questo oceano senza mappe, satelliti,
piloti automatici, eco scandagli, radars, i-pad e altre simili
diavolerie e con navi difficilissime da condurre.Altro che andare sulla
luna!!! Molto piu' difficile e avventuroso. Poi vieni a scoprire che
almeno 500 anni prima di Magellano molti popoli avevano solcato questi
mari spostandosi per centinaia e centinaia di miglia solo con delle
canoe e non riesci a capire come tutto cio' sia stato possibile visto
che ha me e' sembrato incredibile e' super avventuroso il viaggio che ho
avuto l'opportunita' di fare e per il quale devo ringraziere in primis
Paolo che non solo mi ha permesso di salire sulla sua barca e di fare
quest'esperienza, ma con una pazienza di Giobbe, mi ha insegnato come
muovermi, cosa fare e cosa non fare, come controllare la rotta durante i
turni di guardia notturni, come assicurarmi quando il mare fa le bizze,
come leggere una carta e mille altre cose che hanno reso questa
avventura veramente fantastica.
Un ringraziamento va anche alle altre persone che ho conosciuto a bordo
di Argentina: a Rita che mi ha spiegato i segreti della cucina in barca
sperando di farmi diventare, ma senza successo, un grande cuoco; a
Sandro che mi ha permesso di ascoltare, visto che non sono stato in
grado di assorbire, la sua profonda cultura; a Enrico che mi ha tenuto
compagnia con grandi chiacchere: a Bruna Cavallaro che, a sua insaputa,
mi ha prestato le pinne.
In fine un grandissimo grazie ad ARGENTINA che mi ha fatto provare un
mare con vento di 35 nodi e onde di 6 metri filando sicura e felice fino
a 20 nodi, che mi ha fatto vedere dei fantasmagorici tramonti su un mare
tranquillo, che mi ha fatto conoscere la bonaccia, il giardino dei
coralli di Taha'a, il “ja ora'naa” il saluto dei cordiali abitanti di
Maupiti. E ancora il fantastico micro cosmo di Palmestrom, le meraviglie
di Niue, lo scoglio in mezzo all'oceano e i colori dell'arcipelago delle
Tonga con le sue balene.
Domani si parte e mi porto dietro i colori, l'infinito e gli splendidi
ricordi di un incredibile e meraviglioso viaggio. GRAZIE DI TUTTO!!!
Gianni
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La chiesa cattolica con la porta santa del Giubileo |
20 nodi??? Possibile??? PURE IO!!!!
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