30/06/2015: Ore 1:00 Verso Tahiti
A DA PASSA' A NUTTATA....
Siamo a 20 miglia da Tahiti,è notte e la barca avanza a soli due nodi verso la passe di Vaiau. Siamo partiti l'altro ieri mattina da Fakarava sperando che le previsioni azzeccassero il vento che ci avrebbe spinto per 240 miglia. Invece il vento giusto è arrivato con 12 ore di ritardo per cui invece di 36 ci metteremo 48 ore e questo perché non si può entrare di notte nella barriera corallina che circonda Tahiti. Se continuassimo a navigare a velocità regolare arriveremo davanti alla passe verso le otto di sera: troppo tardi, allora andatura di cappa che si usa nei casi difficili. La barca scivola piano piano nella direzione del vento e così si perde tempo. Finora tutto è andato liscio con un bel sole e un'onda non proprio oceanica ma dolce e lunga; solo Giovanna imbottita di Xamamina ha passato gran parte della traversata sdraiata in cabina: della serie è meglio prevenire. Tra qualche ora rimetterò le vele correttamente e ricominceremo a navigare verso la passe. La notte comunque è bellissima illuminata da una splendente luna piena. Dobbiamo solo aspettare che passi a nuttata.
Paolo
E' PASSATA A NOTTATA
Per fortuna il capitano un po' assonnato non ha spedito il diario e quindi vi racconto come è andata la traversata. Siamo partiti domenica 28 con un vento leggero. Una delizia per me che facevo la mia prima traversata oceanica e che, non lo nascondo, ero un po' preoccupata. Già mi immaginavo onde oceaniche, barca sballottata dal vento, e la notte poi..
Per fortuna le previsioni meteo erano favorevoli e avremmo navigato con la luna piena. La prima giornata è filata via liscia anche se il comandante Paolo e gli altri dell'equipaggio si lamentavano per il vento troppo debole. Poi ho capito a mie spese che avevano ragione. Il vento più gagliardo è arrivato troppo tardi e la traversata è durata 48 ore anzichè le 36 previste. Tante per me e per il mio mal di mare. Non è stato poi così terribile. La notte con la luna e Argentina che filava via veloce e silenziosa su una distesa infinita di acqua blu vellutata mi ha regalato, nonostante il mal di mare, emozioni bellissime.
Giovanna
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