27/06/2015: Fakarava
Siamo ancora qui a Fakarava. Stiamo aspettando che tornino da Tahiti Giorgio e Daria che sono volati là per fare una radiografia del polso di Daria infortunato nella caduta descritta pochi diari fa. Qui c'è solo un piccolo presidio medico e qualsiasi cosa succede occorre andare a Tahiti. In pratica tutta la Polinesia Francese dipende da Tahiti: i rifornimenti, la sanità, le scuole superiori, i negozi con qualcosa di diverso da pane e uova. Si prende l'aereo e si va oppure si ordina qualcosa che arriva sempre per aereo, naturalmente a caro prezzo. Ieri abbiamo fatto la spesa e ci siamo ben guardati di comprare le prugne: due euro l'una; d'altra parte bisogna considerare che probabilmente vengono via aerea dalla Nuova Zelanda via Tahiti. Per contro se vi sono vere necessità come per un ricovero in ospedale o una visita specialistica il governo Polinesiano paga tutto,aero compreso.
Quanto durerà questa situazione non si sa perché il bilancio Polinesiano viene sovvenzionato buona parte dalla Francia e con le difficoltà economiche che attraversano molti paesi dell'Europa tutto potrebbe cambiare. Daria invece per radiografare il polso ha usufruito della
sua ottima assicurazione sanitaria che provvede a tutto sia per lei che per un familiare (Giorgio). In attesa che loro trovassero posto in aereo per Tahiti eravamo stati tre giorni a Toau: un altro atollo un po' più piccolo di questo ma totalmente selvaggio e disabitato. Li si che non bisogna farsi male perché l'aereo non c'è!
Paolo
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