Domenica ci hanno raggiunto Bruna ed Adolfo ed ora
l'equipaggio di Argentina è al completo. Lunedì mattina abbiamo
dovuto lasciare frettolosamente il bacino di alaggio e varo per le esigenze del
cantiere ed ora siamo alla boa nei pressi. Eseguite le normali operazioni di
rifornimento della cambusa e di messa a punto generale, si è deciso che, per
una navigazione sotto i migliori auspici, anche i nuovi venuti si recassero ad
adorare il Dio Oro al Marae di Taputapuatea. Nel luogo sacro si è esaminata con
grande attenzione la lussureggiante flora del luogo, gli alberi le cui radici
comunicano con gli antenati e sui rami dei quali si posano gli uccelli
cinguettando i messaggi delle divinità. Si è scoperta infine una rarità che
cresce solo su quest'isola, un rigoglioso cespuglio di Tiaré, dai candidi
e profumatissimi fiori che si aprono all'alba con uno schiocco. Bruna ha
studiato meticolosamente tutto ció, rinnovando la straordinaria avventura di Jeanne Baré.
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Tiaré |
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Bruna nei panni di Jeanne Barè |
Nel 1765 Philibert Commerson,
naturalista , fu invitato ad unirsi alla prima spedizione francese di
circumnavigazione del globo comandata da Louis Antoine de Bougainville. Il suo
ruolo gli dava diritto ad avere un assistente pagato dalle casse reali, ma non
un'assistente: le navi di Sua Maestà non erano attrezzate a trasportare
apostrofi. Commerson ed il suo aiutante Jean Baré si imbarcarono
all'ultimo momento, per evitare controlli, a fine Dicembre 1766 a Rochefort
sulla nave da carico Étoile. Data l'enorme quantità di cose portate
a bordo dal Commerson, il capitano François de Chesnard cedette la sua spaziosa
cabina che permise a Jean Baré di godere di grande riservatezza rispetto al
resto dell'equipaggio. Commerson soffrì di mal di mare ed ulcere ricorrenti
alla gamba durante la prima fase del viaggio ed il suo assistente passò molto
tempo a curarlo. Raggiunta la Frégate La Boudeuse di Bougainville in Brasile
Jean Baré si dedicò febbrilmente al suo lavoro di naturalista al posto del suo
malandato maestro, scese frequentemente a terra col suo taccuino d'appunti e
col suo zaino che riempiva di campioni di ogni genere. Fu qui che scoprì un
arbusto con piccoli fiori contornati da bràttee, foglie modificate, dai colori
vivacissimi ora molto diffuso come pianta ornamentale nei giardini d'Europa col
nome da lui attribuitogli di Bouganvillea.
Di lui dice Bougainville "Sa structure, le son de sa
voix, son menton sans barbe, son attention scrupuleuse à ne jamais changer de
linge, ni faire ses nécessités devant qui que ce fût, et plusieurs autres
indices avoient fait naître quelque soupçon". D'altronde si trattava
dell'instancabile Jean Baré che nelle nevi dello stretto di Magellano aveva
sopportato lunghe marce con pesanti fardelli di viveri, quaderni di piante ed
armi, con un coraggio ed una forza che gli valsero il soprannome di "bête
de some".
Alle Isole che Bougainville riteneva
di aver scoperto, ignorando che vi fosse già passato Wallis pochi mesi prima, isole
che denominò Grandes Cyclades, un Eden incontaminato dove uomini e donne
vivevano un'età dell'oro dell'innocenza, lontano dalla corruzione della
civiltà, avvenne "un fait assez singulier", che fu poi
considerato una delle prove inconfutabili della bontà del vivere secondo natura
nel solco del mito del "buon selvaggio", mito tipico dell’età dei
lumi.
M. de Commerson scese dalla nave
per raccogliere campioni di piante; appena Jean Baré che lo seguiva, taccuino
alla mano, ebbe messo piede a terra gli isolani lo circondarono e gridarono che
si trattava di una donna e vollero fargli gli onori dell'isola, dovettero
intervenire in suo soccorso le guardie a terra che lo riportarono a bordo sotto
scorta. Quando Bougainville fu
sull'Étolie, Jean Baré "les yeux baignés de larmes, avoua qu'elle
étoit une fille et que à Rochefort elle avoit trompé son maître en se
présentant à lui sous habits d'homme au moment même de son embarquement".
Mentiva! infatti essa era stata la
domestica dei Commerson e dopo la morte della signora Commerson prese le redini
della casa ed ebbe anche un figlio presumibilmente da Philibert. Inoltre il
Commerson alla partenza aveva fatto testamento in suo favore.
Bouganville, per togliere e togliersi
d'impaccio sbarcò successivamente il Commerson e la sua assistente alle
Mauritius dove poco dopo Philibert morì e Jeanne Barè sposò un ufficiale
francese col quale tornò in Francia completando la circumnavigazione.
Nel 1795 la Marina della giovane
Repubblica Francese le concesse una pensione di 200 livree l'anno per i
"servigi resi alla Patria in qualità di acuta naturalista e prima
circumnavigatrice donna del mondo".
Sandro
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Jeanne Barè in divisa da marinaio |
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