Raiatea, domenica 1 maggio 2016.
Oggi, domenica l'equipaggio di Argentina si riposa del duro
lavoro e si dedica alla meditazione, alla.preghiera, alla religione. Per prima
cosa si è entrati in una chiesa evangelica dove fedeli variopinti ed ornati da
ghirlande di fiori cantavano a gruppi ed il pastore, anch'esso agghindato alla
foggia Polinesiana dal pulpito commentava i cantici in maniera assai
spiritosa sicché tutti ridevano tranne noi che non capiamo nulla della lingua
maohi (qui si scrive cosi).
Rispettando poi il sincretismo religioso vigente
nell'arcipelago, l'intero equipaggio di Argentina si è recato ad ingraziarsi
con doni propiziatori il potente dio Oro.
Ci si è recati ad Opoa al Marae di Taputapuatea il più
importante ed il più sacro di tutta l'Oceania, al punto che tutti i Marae sacri
della Polinesia devono contenere una pietra proveniente da Taputapuatea. Fu
edificato nei primi anni del '700, presumibilmente per volere dell'airoi, del
nobile, Tupaia, uno dei personaggi più influenti della confederazione facente
capo a Tahiti, un brillante oratore, un grande uomo politico ed un eccellente
navigatore, soprannominato il Machiavelli della Polinesia. Uscito piuttosto
malconcio della guerra contro Bora Bora, riparo' a Tahiti dove divenne il
favorito ed il principale consigliere della regina Purea, reggente in nome del
figlio ancora fanciullo. Ma lo zio del re riuscì a sostituirsi nella reggenza e
Tupaia cadde in disgrazia. Fu a questo punto che a Tahiti giunse l'HMS (Her
Majesty's Ship) Endeavour che aveva a bordo alcuni marinai reduci del
precedente viaggio dell'HMS Dolphin di Samuel Wallis. Questi si ricordarono di
Tupaia che all'epoca di Wallis era il principale politico dell'isola e che ora
divenne il principale interprete degli inglesi. Alla partenza dell'Endeavour
Tupaia chiese di imbarcarsi e, grazie all'insistenza del vero lieder della
spedizione, il naturalista Joseph Bank, futuro Sir Joseph Bank, colui che più a
lungo ricoprirà il ruolo di Presidentè della Royal Society di Londra, il
capitano James Cook accettò di buon grado. E non se ne ebbe a pentire, infatti
Tupaia si rivelò un eccellente conoscitore della navigazione astronomica e
nella sua prodigiosa memoria vi era una mappa molto accurata della Polinesia
estesa per più di duemila miglia, dalle Figi alle Marchesi e giù fino alla
Nuova Zelanda, possedeva anche una approfondita conoscenza delle correndi e dei
venti prevalenti. Tupaia si rivelò prezioso nella seconda parte della
spedizione dell'HMS Endeavour: quella, tenuta segreta per volere dell'ammiragliato,
della ricerca della famosa "terra australis" che doveva fare da
contrappeso alle terre emerse del nostro emisfero, e dove, a detta dei più
informati, risiedevano le favolose miniere d'oro di re Salomone. Ma questa è
un'altra storia a cui avremmo dovuto fare riferimento quando eravamo in Nuova
Zelanda, ma allora non abbiamo avuto tempo, avevamo più pressanti problemi
esistenziali del tipo: "che cosa si mangina questa sera a cena? E
soprattutto che cosa si beve?"
Tupaia non arriverà a Londra, morirà di dissenteria a
Batavia, ed il capitano Cook scrisse un elogio funebre nel diario di bordo:
"He was a shewrd, sensible, ingegnous man....."
Sandro
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Il comandante di Argentina offre doni propiziatori al Dio Oro |
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Il Marae di Taputapuatea |
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