MOOREA
19 maggio. Partiamo alle 5,30 da Huahine e navighiamo per
16 ore sino a Moorea.
Purtroppo Eolo non ci assiste, per tutto il viaggio
c'è calma piatta. La velocita' è di
circa 6 nodi, motore piu' randa.
C'è chi legge, chi scrive, chi cuce, chi dorme.
Arriviamo di notte: le pass sono tante, un tripudio di lucette verdi e
rosse...... Poche oltre la pass si erge maestosa la sagoma illuminata di una
nave da crociera, la Paul Gauguin. Ci
ancoriamo nella Baia di Opunohu, dove in altri tempi getto' l'ancora anche il
Capitano Cook e in tempi piu' recenti
sono state ambientate gran parte delle scene del film "Il
Bounty".
![]() |
Baia di Opunohu |
![]() |
Pass di Opunohu |
20 maggio. Primo giorno a Moorea. Come sempre, siamo
svegliati dai galli. Lo spettacolo della Baia di Opunohu e' tra i piu' belli delle Isole della Societa' tra spigoli di
montagne e spigoli di foglie di ananas.
Qualche ex alpinista vede nel torrione
del Monte Rotui, che sovrasta la baia, lo spigolo Demut alla Cima Ovest di Lavaredo. Ricordi di gioventu'! Ci spostiamo poi nella vicina Baia di Cook, dove
Sandro scambia il campanile della chiesetta per un
allineamento.
![]() |
Baia di Cook |
Ma la manovra riesce perfettamente lo stesso. La giornata
, di bel tempo, passa tra bagni, snorkelling, shopping a terra e infine danze.
I danzatori, come quasi tutti i polinesiani, hanno tatuaggi essenzialmente
geometrici: triangoli, linee continue e punteggiate, rette disegnate in archi o
a spirale sul ventre, sulle braccia e sulle gambe. Scrive Joseph Banks in
proposito:
"Ils deposent
de la couleur noire sous leur peau de telle facon que celle ci soit indelebile:
tous sont marques en differentes endroits du corp vraisemblablement en fonction
de leur fantasie ou des evenement qui ont marques leur vie".
Anche il nostro comandante Paolo, che ha scritto la
didascalia della foto allegata, finisce per farsi coinvolgere dalle belle
danzatrici. E anzi, il giorno dopo verrà riconosciuto, in tutt'altro contesto,
da un' avvenente olandese come "colui che danzava ieri sera"..... !
![]() |
Anche il capitano perde la bussola di fronte al fattore C.... |
21 maggio. Secondo giorno a Moorea. Noleggiamo una
macchina e facciamo il giro dell'Isola, circa 60 km. Visitiamo la Distillerie
et Usine de Jus de Fruit de Morea, coperativa che compra dai tanti piccoli produttori dell'isola gli
ananas, che impegano 12 mesi a maturare, poi li lavora trasformandoli in
succhi, ma anche in bevande alcoliche, in particolare un vino dolce e uno secco. Inutile dire che
le nostre preferenze vanno al semplice ma gustoso frullato di ananas che
beviamo nei graziosi chioschetti sul mare. Pare che si faccia uso di sostanze
inquinanti per migliorare la produzione degli ananas e questo crea problemi di
inquinamento a cui la popolazione è poco sensibile.
Continuiamo in nostro di giro con una passegiata di circa
2 ore sulla Montagna magica, da dove si gode un panorama notevole.
Finiamo il giro sempre tra palme, ananas ma anche cosi', almeno ci sembrano, conifere.
La serata finisce in un ristorante, dove la presenza di
una ragazza vicentina che lavora come cameriera qui da qualche anno ci riporta
alla realta' dei nostri tanti giovani che stanno lasciando l'Italia in cerca di
lavoro.
La vacanza in barca, di Adolfo e mia, volge al termine.
La vita su Argentina è
talmente coinvolgente che si dimentica tutto il resto.
Grazie a Paolo, Rita e Sandro delle belle giornate.
Bruna
Nessun commento:
Posta un commento