Ore cinque.
A 28 miglia dall'arrivo sono da poco montato di guardia
per l'ultimo turno che ci porterà all'isola di Tanna. Sandro con la sua consueta generosità non mi
ha svegliato, ma la randa ha cominciato improvvisamente a sbattere. Stavamo passando dietro Aneityum, la prima isola delle Vanuatu, quando il vento ha avuto un calo
improvviso e il rumore mi ha richiamato dal sonno. Esco e trovo Sandro che, al timone, cambia la rotta ma il vento e' calato decisamente. Decidiamo di mollare una mano di randa e la barca riprende un po'. Questi ultimi due giorni sono stati un piacere:
finalmente, entrati nella zona dell'Aliseo, la navigazione e' stata semplice e
pulita. Un vento di 20-25
nodi da sud est ci ha permesso una rotta
dritta a nord verso il nostro obiettivo andando sempre tra 8 e 12 nodi. Ora, da solo, mi sto godendo quest'ultimo tratto di
navigazione con la luna che disegna i contorni dell'isola appena passata e di
Tanna: la nostra meta. Dopo tante mail con la dogana delle Vanuatu, sembra che
ci abbiano concesso di approdare in una rada sicura ma non prevista per le formalità d'ingresso. Io, in verità, già da Roma avevo chiesto ed ottenuto di approdare ad Aneityum ma per cercare di
guadagnare tempo e recuperare Ornella e Adolfo, che stanno aspettando a Tanna,
abbiamo tentato questa alternativa; vedremo come va a finire la parte amministrativa.
Per quanto riguarda la navigazione direi che tutto è andato abbastanza bene. In una settimana
abbiamo percorso più di 1200 miglia effettive con 48 ore di motore per venti
deboli da sud seguite da un fronte violento che e' durato poche ore. Altre notizie dopo la visita della dogana. Ovviamente ancora niente foto senza
collegamenti internet.
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