All'alba di ieri si è lasciata Santo per dirigersi alle
Banks Islands, un piccolo gruppo facente parte della provincia più a Nord delle
Vanuatu. Si è doppiata Gaua, detta anche Santa Maria, la cui latitudine
coincide con quella fornita da Bougainville per il Pic de l'Étoile, 14°22' S,
mentre la longitudine di 165°32' E corrisponde ad un punto in mezzo al mare
120 miglia più ad oriente. Va detto che a bordo della
Boduese vi era un ottante che permetteva precise rilevazioni angolari di
latitudine, ma ancora non esisteva il cronometro di precisione per la misura
della longitudine che allora veniva presa utilizzando complicate rilevazioni
dei satelliti di Giove o delle fasi lunari. Gaua oppure Vanua Lava, dove siamo
diretti, potrebbe anche identificarsi con Nuestra Señora de la Lux dove
sbarcarono Quiros e Torres prima di raggiungere il Continente Australe.
Procediamo prima a motore e poi a vela e, dopo pranzo, il comandante Paolo
dorme e contemporaneamente piglia pure pesci, che il resto della ciurma
impacciata recupera. Viene pescato un barracuda di dubbia commestibilità che la
mattina dopo verrà regalato ai Vanua Lavensi. Alle otto di sera, sempre
rigorosamente al buio, diamo fondo nella Waterfall Bay di Vanua Lava irta di
coralli appuntiti. Questa volta la latitudine sembra essere molto vicina a
quella di 13°50' S riportata nei sacri testi per la Bligh Island (la
longitudine di 165° S è palesemente errata) l'Isola in cui sbarcò Bligh, ed i
pochi a lui rimasti fedeli, dopo aver percorso migliaia di miglia sulla scialuppa
del Bounty.
Sabato 3. Svegliatici al mattino scopriamo di essere in
un posto da sogno in una rada dall'acqua trasparente di fronte ad una candida
spiaggia antistante la lussureggiante vegetazione della foresta pluviale. Si
avvicina una caratteristica piroga a
bilanciere ricavata da un tronco incavato, con a bordo un papà ed il
figlioletto di circa 3 anni, un puttino biondo dal viso rotondo color
cioccolato, che ci guarda esterrefatto. Regaliamo loro il barracuda pescato il
pomeriggio di ieri che sembrano gradire. Più tardi arriva un'altra piroga della
stessa fattura con a bordo Samuel, un robusto baffuto signore sulla quarantina
con una vistosa croce sul petto, troppo robusto per la minuscola piroga che
deve sgottare di continuo. Con l'alta marea scendiamo a terra dribblando i
coralli col dinghy a cui si è ormai tolto l'inutile motore e ci dirigiamo ad
ammirare le cascate che imponenti scendono quasi direttamente in mare. Qui
troviamo una giovane mamma con in braccio un bébè e per mano un bimbo ed una
bimba di 3 e 4 anni rispettivamente. Poi i bambini prendono noi per mano e trionfalmente ci dirigiamo verso le loro
capanne; sulla spiaggia ci imbattiamo nella nonna che strofina pentole con una
poltiglia di coralli sbriciolati in acqua salata, molto più efficace e meno
inquinante dei prodotti usati dalle nostre avvenenti improbabili massaie degli
spot televisivi. Nello spiazzo antistante le capanne conosciamo tutta la tribù
costituita da una miriade di bambini, dalla colomba in braccio alla cuginetta più
grande, da una serie di cagnolini e dal cucciolo maialino che corre rincorrendo
i bimbi. Proseguendo attraversiamo un fiumiciattolo dove una bella lavanderina
lava i panni in compagnia del bimbo biondo a cui era stato regalato il
barracuda. Più in là un altro gruppo di capanne. Nella capanna aperta a spazio
comune un'anziana signora grattugia una poltiglia bianca che, se abbiamo capito
bene, dovrebbe essere manioca; più in là è seduto l'uomo della piroga Samuel che prende appunti su un quadernetto e
ci chiede se abbiamo da regalargli degli ami ed altro genere di attrezzi da
pesca. A destra visitiamo una linda
capanna costituente la Chiesa Anglicana di St. Paul il cui titolare è, con
nostra grande sorpresa, il Reverendo Samuel. Torniamo a bordo sul dinghy
remando con stile “marcia funebre”
scortati dalle due piroghe del reverendo e del figlio
adolescente, che un minuto prima serfava agilmente sulle onde, ed ora si adegua
al nostro ritmo senile. Saliti a bordo riceviamo degnamente il Reverendo ed il
figlio offrendo loro succo di frutta, cappuccino caldo e biscotti, regaliamo
loro un paio di ami e qualche biscotto da portare al resto della famiglia.
Veniamo a sapere che la nostra visita, seguita con
attenzione già nel buio della scorsa notte, è la prima di quest'anno. La nave
che rifornisce la comunità di riso, zucchero, sale e poche altre cose arriva
ogni due o tre mesi. Più tardi si avvicina, sempre su piroga dello stesso tipo,
un giovane con un piccolo inverter made in China, dal fusibile fuso da 40 A.
Gliene diamo uno da 30 A con la raccomandazione di non
attaccare all'uscita tutto il villaggio, vuole darmi in cambio 3 pompelmi, ne
accetto uno solo, come simbolo di amicizia; al risveglio del comandante verrò
rimproverato per questo mio gesto, Poco dopo da un'ulteriore piroga un giovane
ci chiede se abbiamo delle pile, gli regaliamo 4 pile a stilo.
Sandro
Buon viaggio a Maurizio e tutta la ciurma, dall'esotico mare di vindicio, Lucio e anna
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