SAN PIETRO E PAOLO IN MEZZO AL MARE
Ecco l'unica novita di questa navigazione; festeggiare (
??? ) il mio onomastico in mezzo ad una infinita tavola blu sormontata da
un'infinita cupola azzurra con un puntino giallo accecante.
Ebbene si, questi sono i primi giorni pieni di sole da
quando sono
partito dalla Nuova Zelanda. Fino alla Papua Nuova Guinea il
grigiolino e' stato un colore dominante che ha spento
quasi sempre i verdi,i gialli,i blu,gli azzurri intensi... di questa prima
parte del viaggio. Le Vanuatu, le
Luisiadi fatte anche troppo di corsa resteranno nel mio ricordo senza i toni
vividi di tutte le altre isole dell'immenso Pacifico.
Ora stiamo navigando nel Mar di Timor (questo forse e'
piu' noto di
Arafura) purtroppo a motore dato che da ieri l'Aliseo ha
deciso, non di scioperare, ma di lavorare meno e male. Infatti da ore siamo con
vento da est di 10 nodi cioe' esattamente in poppa e chi va per mare sa che
l'augurio di vento in poppa va bene solo se il vento e' forte. Comunque non lamentiamoci, ormai dovrebbero
mancare poche ore per arrivare al capo sud di Timor ovest e poche altre per
Kupang, porto dove faremo le pratiche di ingresso ufficiale in Indonesia.
Ci sara' il nostro agente Franky ad aiutarci in questa
noiosa burocrazia.
Poi vi diro' com'e' andata. Spero solo di non rifare il
bis delle Fiji in cui ho perso 2 giorni..... e menomale che c'era Pietro
Valente che con la sua perfetta padronanza dell'inglese (lui dice che
addirittura sogna in quella lingua) ha contingentato i tempi.
Altre novita'...nessuna a parte un incontro ravvicinato
del xxx tipo con un aereo che, volando a bassa quota, ci ha chiamato sulla
radio:
“Hello,hello Argentina where are you going?” Era la guardia costiera Australiana che
pattugliava il mare controllando la presenza di eventuali imbarcazioni che dalla
Papua Nuova Guinea o dall' Indonesia trasportano clandestini che cercano di
entrare (anche li) nella terra promessa.
Devo dire che mi e' sembrato un metodo un po' invadente
sopratutto perche' la barca navigava in acque internazionali ben oltre le 20
miglia dalla costa australiana. Poi
Maurizio (un altro che forse sogna pure lui in inglese) ha risposto comunicando
la nostra rotta e la nostra nazionalita'.
Dall'aereo hanno ringraziato e salutato.
Tornando a noi: auguri a me ed a tutti i Pieri e Paoli
che conosco.
Paolo
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