Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

venerdì 4 maggio 2018

3 maggio 2018. lat 8 58 sud; long 33 57 ovest


UN INCONTRO IMPREVISTO VERSO FERNANDO DE NORONHA

“Argentina, Argentina you have to go immediately to 180 degres because there is a very dangerous situation, I repeat immediately”
Alle cinque di pomeriggio la radio gracchia questo annuncio.  Io stavo con le mani nella m. della sentina cercando di pulirla per far funzionare bene le pompe.
Stefano mi chiama ed io, incredulo con le mani ancora sporche, mi faccio ripetere il messaggio.
Chiamo anche Mariano per capire in due cosa esettamente volesse dire quel messaggio lanciato probabilmente da una nave che ci aveva traversato poco prima.
“Please repeat slowly, very slowly” e loro ripetono che dobbiamo invertire la rotta e andare verso sud.
Ma come stiamo andando con rotta 20-30 gradi verso l’ultima isola del Brasile: Fernando de Noronha e dobbiamo tornare indietro?
Insistono ancora e spiegano che stanno posando o spostando un cavo elettrico e per convincerci ad eseguire l’ordine ci mandano una navetta appoggio imponendoci di seguirla.
Non abbiamo alternative; la navetta ci precede e noi dietro prima verso sud,poi lentamente verso ovest ed infine verso nord.  In pratica abbiamo fatto un ampio cerchio per permettere ad una seconda nave, probabilmente collegata alla prima, di passare avanti a noi.
Che non potessimo passare sopra un cavo teso tra due navi è veramente impossibile.   Comunque per non fare questioni abbiamo obbedito a chi non si sà perché le due navi portacavi erano lette dall’AIS (strumento per individuare il nome e le rotte di tutte le navi compresa la nostra barca) ma risultavano non identificate.
Dopo un’ora e mezza di questa solfa riprendiamo finalmente la rotta per la nostra isola.
Ero partito il primo maggio con Mariano, Michele e Stefano che proseguiranno fino alle Azzorre.
Dopo la mega spesa avevamo impiegato tre ore a stivare tutto riconfermando che la spesa per un mese è veramente impossibile soprattutto per la frutta e la verdura che dureranno per la metà del tempo; poi saranno scatolette.
Fino allo strano incontro avevamo navigato di bolina, mura a destra, spinti da un bell’Aliseo contornando la costa del Brasile, poi il vento a girato un po’ piu a sud consentendoci un’andatura al traverso più confortevole.
Penso di arrivare all’isola entro il 5 maggio, data storica per Sant’Elena ma non per Fernando a meno di non scoprire qualche novità.
Paolo

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