11 maggio 2018
SETTANTADUE
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Spiagge di Fernando |
Siamo partiti da Fernando alle 10 e dopo due ore abbiamo
fatto 15 miglia di bolina sulla rotta che Bob, il metereologo, ci aveva
consigliato.
Lui ci seguirà fino alle Azzorre per una rotta un po’
complicata:calme equatoriali e il famoso anticiclone obbligheranno ad una
navigazione con un tracciato a zig zag.
Più o meno era quello che prevedevo ma lui oltre ad
essere un vero metereologo ha anche un internet efficiente e modelli matematici
superiori.
Così stiamo seguendo le sue indicazioni con punti
prestabiliti in cui passare a certe date ed ore.
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La rotta prevista per le Azzorre da Bob, il meteorologo che segue Argentina |
Ieri pomeriggio avevamo preparato la barca per la
partenza levando il fuoribordo (cinese, comprato l’anno scorso, e che già sta
mostrando tutta la sua cineseria nel senso di pessima qualiatà), sgonfiando il
gommone, mettendo a poppa l’idrogeneratore e, soprattutto svuotando la poppa
(nella parte che dovrebbe essere sigillata e quindi una riserva di galleggiamento) di ben 300 litri di acqua di mare che è
entrata nel tempo attraverso aperture non ben sigillate dal cantiere. La barca si è sollevata un po’ e la scia sull’acqua è più pulita.
Invece la mattina me la ero presa libera. Mentre Mariano e Stefano tentavano
inutilmente di incrementare la cambusa (purtroppo i negozi erano in attesa dei
rifornimenti della nave), sono andato da solo ad una spaggia che avevo visto da
lontano e con troppa gente.
Ormai senza macchina, prendo il bus e comincio a camminare
per le solite strade fangose. Ad un certo punto un lago mi sbarra la strada.
Mentre ci sto pensando passa uno di quegli strani Maggiolino Wolkswagen, con su
due giovani coppie, che oltre a schiazzarmi ( ma vaffa!) mi mostrano le loro
ruote immerse meno della metà. Posso andare con l’acqua che arriverà
massimo al ginocchio.
Parto e navigazione alla cieca, visto il marrone dell’acqua, arrivo
dall’altra parte non senza aver rischiato di finirci dentro per il fango
scivoloso.
Dopo un ora sono sul bordo in alto da dove si vede lo
spiaggione immenso.
Le solite coppiette si tempestano di selfie e per fortuna
non scendono.
Oggi c’è il sole e soprattutto non c’è il guardiano che
vieta di fare il bagno. Occasione da non perdere.
Scendo la scarpata e passeggio a lungo da solo su questa
spiaggia bellissima. Arrivo ad un torrente che si versa in mare formando prima
una serie di pozze. Un bagno contro i
cavalloni che frangono e una doccia nel torrente.
Ci vuole poco per essere felici…... basta essere soli.……qui già vi sento commentare “e grazie stai
nell’Eden…per forza che ti va bene!”
Ok avete ragione ma questi posti non sono irragiungibili
soprattutto per noi pensionati.
Torno a casa (per questi ultimi anni è stata più la barca
che Roma la mia casa) e ritrovo gli altri che mi aspettano per i lavori
che vi avevo detto prima.
Oggi 11 maggio è ripresa la navigazione per la tratta più
lunga di tutto il giro del mondo. Non ce la caveremo con meno di 3000 miglia.
Un buon giorno per cominciare quello del mio compleanno: SETTANTADUE AUGURI!
Paolo
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