A SPASSO PER RODRIGUEZ
8 agosto. Con
Maurizio e Stefano prendiamo una macchina in affitto.
Enrico e Marco preferiranno girare da soli in moto.
Subito una ripida salita ci da un assaggio dell'orografia
dell'isola:
montagne e vallate si alternano in un continuo sali
scendi in mezzo al verde tropicale.
La prima tappa e' alla Riserva Francois Leguat. Creata per preservare le tartarughe giganti,
sterminate dagli equipaggi delle navi dal settecento in poi, la riserva si
sviluppa nel fondo di un bel canion che termina poi in una lunga grotta
arricchita dalle solite stalattiti e stalagmiti.
La nostra guida ci trascina attraverso mucchi informi di
carapaci addormentati al sole. Solo una
morbida carezza sul collo risveglia la curiosita' degli animali verso i
turisti... i quali in massa si precipitano ad imitare la guida squotendo cosi'
la comunita' dormiente.
Mitragliata di foto per immortalare la riuscita
rianimazione. Insomma poco di piu' delle
Galapagos o del giardino zoologico.
Ad onor del vero bisogna dire che qui sono rappresentate
due tipi di tartarughe quelle che erano autoctone e quelle provenienti dal non
lontano Madagascar con un carapace molto piu' prominente e gibboso.
Segue la grotta: solito percorso su passerelle
sopraelevate e spiegazione sulla formazione delle stalattiti ad un pubblico che
e'
stato munito di inutili caschi per tentare di creare un
po' di senso dell'avventura.
Ma la cosa piu' piacevole e' forse l'omelette al
formaggio che ci gustiamo nel bel ristorante della riserva con vista mare.
La barriera che circonda Rodriguez |
Francois Leguat Reserve. I turisti, per farlo alzare, accarezzano il collo delle tartarughe |
Bassa marea |
9 agosto. Oggi
gita alla Gran Montagne che ,come dice la parola stessa(Ferrini docet) e' la
montana piu' grande e alta di Rodriguez.
In realta' sono solo 352 metri ma sufficienti per ammirare il panorama
sui reef e sulla pass sud. Ci si arriva
con un sentiero nella foresta tropicale in cui gli abitanti piu' numerosi sono
dei grossi ragni immobili sulle loro tele tessute con sapienza tra due alberi
distanti anche 4-5 metri.
Poi si va al Jarden de 5 sens, un piccolo orto botanico
che la guida
raccomanda di visitare.
Un bel posto su una collina panoramica.
La
visita guidata sara' alle due quindi,in attesa, pranzo
alla creola:
pesce al curry,sausisson al sugo serviti sotto un bel
patio in mezzo al
verde.
All'ingresso del Jarden incontro un francese sui 75 distinto e
ben vestito. Mi
dice di essere il proprietario di tutto il complesso; naturalmente gli faccio i
complimenti e poi la conversazione si allarga alla Francia. Mi avventuro in una valutazione politica
sulle recenti elezioni commentando come la vittoria di Macron abbia scongiurato
il
pericolo Le Pen.
Apriti cielo, il vecchio (scusate il cambio di tono)
si irrigidisce e dichiara stentoreo la sua appartenenza
al Front National. A questo punto,
seccato da questo scemo, scarico la conversazione sul povero Maurizio che nel
frattempo si era avvicinato incuriosito. Me ne scusero' quando il vecchio lo
avra' mollato.
La visita guidata inizia dietro una signora che ad ogni
passo ci illustra e ci invita a toccare e odorare una gran quantita' di piante
officinali ed ornamentali. Il piu'
interessato e' Maurizio anche per la sua cucina raffinata che arricchisce con
spezie di tutti i tipi. Io e Stefano seguiamo un po' distrattamente ma con una
faccia di circostanza per non deludere l'entusiasmo della guida.
Gran Montagne. Qui i ragni sono fuori misura |
La passe Sud |
Le Jardin de 5 sens |
La barriera su cui frange l'oceano |
10 agosto Andiamo
a sud est dell'isola dove la guida consiglia una passeggiata da Gravier a San
Francois.
E' la zona piu' esposta al vento e dove la barriera e'
vicina alla costa.
La strada termina in una spiaggia dove decine di
kite-serfisti scorazzano nella laguna trascinati dagli aquiloni gonfiati dall'aliseo.
Per loro posti come questi sono ideali per praticare
questo sport; il mare piatto protetto dal reef e il vento forte e costante
creano le condizioni ideali per far divertire giovani e non piu' giovani.
Maurizio, surfista nostrano, vorrebbe tentare e si
informa ad una scuola
sui metodi e i prezzi.
Ma la camminata chiama ed iniziamo.
Kite surf a Graviers |
Anse Bouteille |
Bassa marea |
In posa sull'attenti per farsi fotografare |
La costa e' intatta, la strada per fortuna non c'e'. Il sentiero corre
sfiorando il mare nelle baie incastonate tra alte pareti
calcaree oppure serpeggia in un continuo sali scendi tra boschi di grandi
tamerici.
Anse Femi, Pointe Roche Noir, Anse Bouteille, Trou
d'Argent,Grand Anse si susseguono deserte e incontaminate regalandoci
finalmente la sensazione primordiale di come doveva essere l'isola prima di
essere scoperta.
L'Anse Bouteille mi rapisce; resto a guardarla per
mezzora. Come una bottiglia con il collo
verso l'oceano si allarga poi in una grande ansa di sabbia protetta da due
pareti di roccia quasi a formare una porta su cui si arresta la furia del mare. Fuori grandi onde frangono sulla vicinissima
barriera, dentro l'acqua ricondotta alla quiete forma una piscina
turchese. Mi ricorda la foto che apre il
nostro blog con Argentina che riposa dentro le acque di un'avvolgente baietta
di una sperduta isola delle Sporadi in Grecia.
Si e' immersi in una pace senza tempo mentre fuori il
mondo corre e spinge senza lasciarti tregua.
E' come tornare indietro nella pace e nella sicurezza dell'utero
materno.
Basta voli pindarici; i crampi della fame ci spingono
alla ricerca.
Casualmente lungo la strada (questa volta asfaltata)
incontriamo il cartello che indica una tables d'hotes famosa : La Belle
Rodriguese.
Ovviamente ci dirigiamo li anche incuriositi dal nome. Con una stradaccia, piu' adatta ad un 4x4, si
arriva in un posto magnifico alto sul mare: una bella costruzione curata nei
particolari e dai colori pastello.
Ci accoglie una signora creola sui cinquanta ancora molto
piacente: La Belle Rodriguese ci fa accomodare in un salottino da cui si gode
la vista dell'oceano che frange. Il
pranzo sara' all'altezza del posto.
Tutto perfetto.
Maurizio, un grande estimatore di queste atmosfere,
restera' a lungo davanti alla finestra ad ammirare.
Paolo
Carissimi partecipiamo con curiosità ed attenzione alle vostre dettagliate cronache...in attesa di ascoltarle dalla vostra voce...sognamo leggendo ed osservando le foto che rivediamo. Lucio e Anna da Formia
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