Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

martedì 30 dicembre 2014

Verso Martinica

Da San Vincent, dopo aver fatto le terribili pratiche di uscita (2 ore), puntiamo su Santa Lucia e ci fermiamo una notte sotto i Piton. Il giorno dopo un bellissimo bagno sulla barriera e poi veleggiata verso Rodney bay al capo nord di S.Lucia.  Questa volta decido di fare il clandestino e di rimanere all'ancora in baia senza entrare in porto evitando così di fare le pratiche di entrata e uscita. Purtroppo quando si passa da un'isola all'altra bisogna sempre fare frontiera, dogana e spesso dichiarazione sanitaria, insomma se ne vanno mediamente 1-2 ore per le formalità di entrata ed altrettanto per l'uscita. Ieri, mentre Enrico è andato a fare un'immersione col diving io ho smontato il secondo autopilota che perde olio, poi nel pomeriggio tutti e tre siamo andati in cima al promontorio di Rodney Bay.  Un bel posto con un forte costruito alla fine del '700 dagli inglesi che si sono sempre scontrati con i francesi di stanza nella contigua Martinica. Oggi andremo a Martinica e in frontiera diremo che ci siamo dovuti fermare per un guasto al motore: speriamo bene. Quando arriviamo dobbiamo cercare di fare 3-4 lavori importanti per la barca perché qui a Martinica l'assistenza è una delle migliori dei Caraibi. Poi vi racconterò come è andata. 
Ciao. 
Paolo


venerdì 26 dicembre 2014

Buon Natale da Argentina

“A rega questa nu la raccontamo!......anzi invece mo va a racconto”.

Ricordate il film "Riusciranno i nostri eroi a trovare l'amico misteriosamente scomparso"con Alberto Sordi?   L'attore dopo una figuraccia sentenzia come sopra. Embé noi uguaglio. 
Invece poi pensandoci è meglio raccontarla.

L'ANTEFATTO (anche per aggiornare il diario): il 21 sera arriviamo a Moustique, isola privata, dove tutto è curato e leccato e dove è concesso solo ormeggiare a caro prezzo e camminare per 200 m. Non essendoci informati prima siamo alla ricerca di un aereo per Angelo ma qui atterrano solo piccoli aerei per i vip.  L'indomani 22, con un bel ventone, ce ne andiamo a Bequia dove dovrebbe esserci qualcosa ma neanche qui troviamo l'aereo giusto e quindi su di nuovo le vele per andare a San Vincent.  Arriviamo nel primo pomeriggio, ma dove lasciare Angelo? Il posto più bello e un po' a nord dell' aeroporto ma, avendo un dubbio sui collegamenti terrestri, decidiamo di andare vicino alla capitale.

IL FATTO: Vediamo una rada ben ridossata con tante barche e ci dirigiamoli. C'è anche una porta di ingresso, con tanto di pali rossi e verdi e l'ormeggiatore che ci viene incontro per offrirci una boa dicendo "follow me". Noi lo followiamo ma, improvvisamente appena passata la porta, il primo SDRENG (abbiamo toccato) poi un secondo SDRENG e infine un terzo. Ormai siamo dentro a Blue lagoon e la profondità va bene. Ci ormeggiamo alla boa recriminando contro l'ormeggiatore; lui fa lo gnorri e sentenzia di poterci guidare fuori attraverso un passaggio tra due barriere che il portolano definisce stretto e pericoloso. Insomma un errore da principianti. Enrico, al timone, non controlla il cartografico in cui sono segnati i refe; io, deresponsabilizzato dal non essere al timone, dimentico di controllare pur avendo evidenziato sul portolano la pericolosità di questa Blue Lagoon. Andiamo a dormire preoccupati.

LA MORALE: bisogna stare sempre con cento occhi sopratutto quando ci si avvicina a terra perché il momento del coglion è sempre in agguato.

FINALE: a questo punto bisogna raccontarvi la fine. La mattina dopo 23 dic Angelo parte e noi, visto che ormai la barca è ben ormeggiata, decidiamo di andare a fare un escursione sul vulcano Soufriere. Con un taxi andiamo all'inizio del sentiero. Un'ora e mezza di camminata dentro la foresta pluviale ci
porta sul bordo del vulcano(spento) a 1200 m. Grandi nebbie ed un vento freddo ci fanno dubitare della scelta, poi improvvisamente il cielo si apre e riusciamo a vedere il laghetto sul fondo del cratere ed anche il mare che circonda l'isola. Pochi minuti che ripagano la fatica e che fanno anche tornare indietro gruppi di turisti che, ormai delusi ,erano partiti per la discesa. Il pomeriggio torniamo in barca e cominciamo sul gommone lo scandaglio del fondo per vedere come uscire. Il giorno dopo continuiamo a scandagliare. L'ormeggiatore dice di non preoccuparsi perché lui ci guiderà fuori attraverso lo stretto e sinuoso passaggio. Dopo le false indicazioni all'ingresso i dubbi restano tutti. Comunque alle 11 decidiamo di uscire guidati avanti da lui e sopratutto tenendo conto dei rilevamenti fatti da noi e delle indicazioni del profondimetro che guarda avanti. Enrico sull'ipad controlla la rotta e io al timone con un'occhio all'ormeggiatore (che ci precede con la sua barca) e l'altro occhio incollato al profondimetro. Arriviamo al punto sinuoso con frangenti a destra e a sinistra; una doppia curva e finalmente tiriamo un sospiro di sollievo. Siamo fuori. Tutto è bene quel che finisce bene comunque ci servirà di lezione.
Una volta fuori alziamo le vele e dirigiamo a nord per arrivare a wallilabou bay: un bel posto dove hanno girato il film "la maledizione della prima luna". Ancora campano di ricordi di quell'evento e tutto fa brodo per attrarre turisti. Anche noi dobbiamo adeguarci e mangiare al ristorante piratesco; alla fine la cena della vigilia di natale non è affatto male ed anche il prezzo non è piratesco. Poi si torna in barca e come da tradizione apriamo il panettone che Rita ha portato da Roma. Prima di cena aveva preparato delle frittelle tradizionali della sua Calabria. Brindisi con rum e poi gli auguri. Buon Natale a noi ed anche a tutti voi che ci seguite.

Paolo

domenica 21 dicembre 2014

Tobago Cays

Il più classico dei posti dei Caraibi. Siamo da ieri attaccati ad una boa in questo sperduto arciperago di scogli protetti dalla barriera corallina. Sperduto dal punto di vista geografico ma non da quello della densità di barche.  Infatti essendo un must, tutti quelli che veleggiano da queste parti vengono a passare qualche giorno qui per mettersi la maschera e nuotare in mezzo a coralli ,pesci e tartarughe. Insomma un bellissimo posto un po' troppo "turisticizzato" e anche noi ieri sera abbiamo accettato una cena a lume di candela preparata dai locali sulla spiaggia: aragosta alla brace (buona) e vari contorni per 45 $. Oggi Rita ed io siamo andati con il tender su un'altra isoletta dalla cui cima si vedeva un bel panorama e sul sentiero varie iguane,paguri e uccelli vari.  Enrico ed Angelo sono invece andati a fare due immersioni. Domani cominceremo ad avvicinarci ad un'isola da cui Angelo prenderà un aereo per iniziare il ritorno verso Roma.

martedì 16 dicembre 2014

Le Marin: Imbarchiamo Rita

Oggi siamo venuti a vela da Martinica a Santa Lucia,l'isola dove avevamo tagliato il traguardo della traversata. Ormai siamo in clima vacanza;finite le "fatiche della traversata" ci si dedica alla vita di piccolo cabotaggio tra le isole dei Caraibi. Si alterna la spesa con le passeggiate a terra e le nuotate in baia. Ieri eravamo nel golfo di Le marin a sud di Martinica per aspettare Rita che è arrivata puntualmente la sera da Parigi.  Siamo quindi in 7 in barca ma la piccola navigazione consente una presenza maggiore del numero ottimale, pari a 5. 
Insomma vita rilassata e inizio di bagni Caraibici che già qui a Santa Lucia dovrebbero darci il primo assaggio di fondali tropicali.Dopodomani rimarremo in 4 dato che Marco, Maurizio e Renato torneranno in Italia mentre noi navigheremo verso le Grenadine.

Paolo.



lunedì 15 dicembre 2014

Day 17: Cronaca dell'arrivo

Giovedi 11 dicembre alle ore locali 13:44 e 27s abbiamo tagliato il traguardo di Santa Lucia nei Caraibi, accolti calorosamente dal Comitato ARC e dalle altre barche. Essendo partiti da Las Palmas nelle Canarie il 24 novembre alle ore 11 locali, abbiamo quindi impiegato 17 giorni 6h 44m e 24s per la traversata, tenuto conto dei fusi orari. A proposito dei fusi orari, durante la navigazione abbiamo aggiustato l' ora locale della barca due volte, per fare in modo che i turni notturni di 3 ore continuassero a posizionarsi di notte. Di giorno invece i turni erano di 4 ore. L'organizzazione dei turni di navigazione e dei servizi seguita durante la traversata era la seguente. Eravamo divisi in 3 guardie fisse di 2 persone ciascuna (Paolo e Renato, Enrico e Angelo, Marco e Maurizio). Angelo e Maurizio erano incaricati del delicato e faticoso lavoro della cucina, mentre gli altri 4 si alternavano un giorno per uno per il lavaggio dei piatti e il riassetto della cucina. Ogni 3 giorni veniva poi effettuata una pulizia generale degli interni della barca, escludendo sempre Angelo e Maurizio, dediti alla cucina. Questa organizzazione ha funzionato bene. Ora ci stiamo dedicando a un riassetto e pulizia della barca, ai lavori di manutenzione, al montaggio del gommone e dell'ancora, che viene tolta dalla sua posizione a prua durante le lunghe navigazioni per consentire l'uso del bompresso per il drifter e il gennaker.  Abbiamo avuto durante la navigazione (grazie all'impostazione prudente) solo una piccola rottura su un supporto del rullo della plancetta di poppa, dove era posizionato il Watt and Sea. Ieri ci siamo recati al cantiere del porto di Santa Lucia per effettuare la saldatura di riparazione. Per chi non lo sapesse, il Watt and Sea è l'idrogeneratore di corrente della barca. Si tratta di una sorta di piede che viene immerso in acqua a poppa e che genera corrente per effetto del trascinamento della sua elica. Siamo rimasti molto soddisfatti del suo funzionamento. Per i primi 11 giorni di navigazione tutta la corrente di bordo, necessaria per l'auto pilota, il frigo, il freezer, gli strumenti, il computer, il dissalatore, le luci di via e le luci interne, è stata prodotta esclusivamente dal Watt and Sea, senza la necessità di accendere il generatore o il motore. A partire dal 12 esimo giorno di navigazione la inquietante e continua presenza di alghe che si incagliavano nel Watt and Sea ci ha costretto a disattivarlo quasi completamente e ad utilizzare circa 5 ore di generatore al giorno per produrre la corrente necessaria.
Le alghe sono state presenti quindi per le ultime 1000 miglia di navigazione, rispetto alle 2700 miglia totali. Ci chiediamo se questo fenomeno sia un  fenomeno occasionale o mostri invece una tendenza di più lungo periodo dovuta magari al cambiamento di temperatura dell'acqua o ad altre modificazioni dell'ambiente marino.

Renato
Rodney Bay: Argentina taglia la linea del traguardo

Turni di Navigazione a bordo di Argentina

giovedì 11 dicembre 2014

Day 17: Terra in vista


Siamo a 30 miglia dall'arrivo. Questa notte il vento è tornato sopra i 15 nodi e ci ha permesso di riprendere a fare bordi con un velocità di7-8 nodi. Quindi, salvo sorprese, taglieremo il traguardo il diciassettesimo giorno di traversata. 
Mi sembra di ricordare che nel 2008, sempre con Argentina, ci mettemo lo stesso tempo ma le condizioni meteo furono  ben peggiori (pioggia, vento forte, assenza totale di vento) e sopratutto il problema dell'incidente per cui occorreva arrivare al più presto. Questa volta, pur essendo iscritti alla regata ARC (anche se nella classe menocompetitiva), ho preferito tenere un profilo prudente per diminuire al massimo le probabilità di incidente secondo il vecchio motto "non vi fate male, non scassate niente" ed in effetti per ora si è rotta solo una saldatura sul rullo di poppa (dove era attaccato il Watt&Sea). Tutto, più o meno, è andato bene: anche la cucina ci ha soddisfatto grazie ad Angelo e Maurizio. L'unica cosa che è mancata è stata l'acqua ma lavando i piatti e facendosi la doccia con l'acqua di mare (a parte un breve risciacquo con mezzo litro di acqua dolce) abbiamo consumato 4-5 litri di acqua al giorno a persona tutto compreso. Il che dimostra che i consumi possono essere sempre abbassati sopratutto pensando ai 200 litri che ognuno di noi consuma a casa. Per il resto che dire? E' stata un'altra avventura piena di colori, silenzi, pensieri e tanto altro che ciascuno di noi ricorderà in modo diverso. Un'altra traversata con un nuovo socio e un nuovo equipaggio; una prima importante tappa della grande avventura di Argentina.
Un saluto.
Paolo.
Santa Lucia: Rodney Bay aspetta l'equipaggio di Argentina 





mercoledì 10 dicembre 2014

Day 16: Santa Lucia davanti alla nostra prua: pronti a scorgere la costa e respirare aria di terra.

Manca poco all'arrivo:135 miglia ma ormai il vento 10-12 nodi da poppa ci costringe a bordi estenuanti. abbiamo anche ceduto a qualche ora di motore per caricare le batterie dato che il Watt& Sea non ha più lavorato vista la presenza di troppe alghe; dovremmo comunque arrivare domani.

Paolo

lunedì 8 dicembre 2014

Day 14: Squall e alghe galleggianti

Siamo a 450 miglia dall arrivo. Ieri notte abbiamo avuto uno squall piu importante e siamo andati quasi tutta la notte con trinchetta (fiocco piccolo a prua) e una mano alla randa, con pioggia quasi continua e il vento che è saltato anche di 90 gradi, costringendoci a diverse strambate.
Il giorno prima, complice un bel sole, Enrico e Renato hanno fatto esercitazioni di navigazione astronomica col sestante di Enrico. Abbiamo preso 4 rette di sole. Con nostra sorpresa le relative rette di posizione sono risultate errate SOLO di un massimo di 13 miglia rispetto alla posizione reale della barca. Uno dei punti astronomici aveva addirittura un errore di 0 miglia.
La navigazione procede bene. L'unico piccolo disturbo essendo costituito dalla presenza di  numerose alghe galleggianti che ci impediscono di usare il Watt and Sea, il nostro prezioso idrogeneratore di corrente, costringendoci a usare il generatore per diverse ore al giorno.
Un saluto
Argentina
Alghe galleggianti 

domenica 7 dicembre 2014

Day 13: La Lentezza: un universo in cui i sensi si risvegliano...


Eccoci qua! Domenica mattina. Vento 17-21 nodi da sud est, prua su S.Lucia. Siamo a poco più di 600 miglia dalla meta, il clima è ormai caraibico, la nostra pelle ormai vira a colori estivi.
Ieri il quinto waho ha rallegrato la nostra mensa, la navigazione procede tranquilla, il tempo si dilata, smette di avere importanza. Voglio salutarvi proprio con una riflessione sul tempo di Michele
Trosseau, viaggiatrice francese: Il viaggio ci ha allontanati dagli amanti della rapidità e del tempo contato. Noi abbiamo semplicemente scoperto...che la lentezza è un universo in cui i sensi si risvegliano; in cui è bello bighellonare, osservare, sognare, sentire e che è possibile vivere intensamente in modi differenti...
Ciao a tutti,
Enrico.

sabato 6 dicembre 2014

Day Twelve: Riflessioni al sorger del sole

Stamattina dalle 6 ero di turno con Renato, Luna Piena. Ancora un'ora e cominciano i primi chiarori poi la luna lascia il posto all'aurora e si tuffa in mare. Dalla parte opposta, dopo poco, sale il carro di Apollo e lentamente tutti i colori tornano consueti. Mi è venuto in mente l'affresco di Guido Reni al Casino dell'Aurora di fronte al Quirinale in cui Apollo prepotente scaccia l'Aurora. Subito dopo ho pensato alla lontananza da Roma e da tante persone per un anno intero. Rita mi ha promesso di essere in barca per due lunghi periodi. Penso comunque di aver fatto la scelta giusta: vedremo. 
L'Aurora di Guido Reni



Tornando invece alla navigazione: tutto procede regolare ed oggi grazie ad un vento da 125 gradi ESE (assolutamente strano per l'Aliseo) procediamo a 8-9 nodi diretti su Santa Lucia che dista ancora 770 miglia. Un'ora fa abbiamo preso u altro bel dorado da 4 kg.

A domani.

Paolo


venerdì 5 dicembre 2014

Day 11: Vento Debole, è il momento del drifter


Tutto regolare a parte una bella lampuga persa dopo averla tirata su. Vento un po' debole, la velocità ne risente. Il vantaggio è che da un paio di giorni non abbiamo più pioggie e groppi tanto che di giorno viaggiamo con il drifter (vela di prua maggiore del genoa) e con il bimini aperto e una piacevolissima ombra. Ormai siamo quasi alla latitudine dei Caraibi e quindi la temperatura ci consente docce con acqua di mare (anche per risparmiare acqua). 
Procedamus in pace in nomine Argentina amen !!!
Paolo.

giovedì 4 dicembre 2014

Day 10: mille e n'anticchia

Ciao a tutti. Eccoci placidamente trasportati da un aliseo costante ma, da est-sud est. Procediamo quindi mure a sinistra, con una prua di circa 15 gradi sotto il target, in attesa della probabile rotazione a est-nord est per strambare e puntare dritti su S.Lucia, il nostro arrivo.
Aspettiamo, ormai rilassati ed oceanizzati, abituati al continuo ballonzolio; chissà che strano ritrovarci immobili a terra tra qualche giorno. Entro questa sera dovremmo abbattere la barriere delle ultime mille miglia!
Oggi è una bellissima giornata di sole e abbiamo tirato fuori il mio vecchio sestante per esercitazione di navigazione classica! (vista l'età media...). L'errore dovrebbe essere superiore alle 60 miglia, ottimo, le mie ultime misurazioni erano fuori di oltre cento!
Ora scusate ma sta arrivando la matriciana, quindi saluto tutti con un affettuoso abbraccio!

Enrico

mercoledì 3 dicembre 2014

Day 9: la routine di bordo.

Ieri ci siamo dimenticati di scrivere il diario ma è come se fossimo entrati in una quotidianità routinaria. I turni di guardia, la cucina, le pulizie e ormai anche le piogge che quotidianamente ci costringono all'interno della barca mentre l'autopilota fa il suo dovere egregiamente. Una piccola comunità in mezzo al blu che si racconta, scherza, si annoia e cerca di inventarsi qualcosa.  
La pesca ad esempio, assorbe molte attenzioni sopratutto di Angelo ma ormai, dopo aver preso 4 lampughe, siamo rimasti quasi senza ami perché il filo da pesca che ci hanno venduto alle Canarie è risultato di pessima qualità ed ogni volta che abbocca qualcosa si strappa tutto. Marco, invece, è assorbito molto dalla fotografia:ottima attrezzatura con cui pare abbia fatto più di 1000 foto(per ora). Ieri comunque abbiamo navigato bene diretti sulla meta grazie ad un angolo molto favorevole del  vento al contrario delle previsioni. La notte è trascorsa tranquilla sotto un bel cielo stellato illuminato da una luna crescente. Anche il firmamento, man mano che scendiamo di latitudine, appare diverso:la classica orsa maggiore, tanto cara ai naviganti di una volta per individuare facilmente la stella polare e quindi il nord, appare sottosopra e sempre più bassa sull'orizzonte destinata a sparire quando passeremo nell'emisfero sud; ma questa è un'altra storia e ve la racconteremo l'anno prossimo.

Paolo.
Acquazzone subtropicale: tipico da queste parti

lunedì 1 dicembre 2014

La prima settimana: dentro l'aliseo.

Ciao a tutti!

Abbiamo percorso le nostre prime 1200 nm ed i18-22 nodi che spirano ormai costanti da est-nord est ci fanno pensare di navigare in un aliseo ormai stabilizzato. Cominciamo ad azzardare date di arrivo, la più gettonata è mercoledi 10 dic ma, è sicuramente presto per dirlo, considerando anche il ritmo rilassato e conservativo che ci stiamo concedendo.
Stiamo perdendo esche artificiali ad un ritmo preoccupante, strappate via da chissà quali mostri marini! Le migliori sono ormai andate e si rischia di non mangiare più pesce fresco sino all'arrivo. Speriamo bene! Tra poco diamo gennaker.
Salutoni,
Enrico.


Le nuvole tipiche dell'aliseo

domenica 30 novembre 2014

Sesto giorno: Il meteo ci tradisce

Ieri buon vento e buone velocità fino alla mezzanotte poi,visto che il meteo che dava rinforzi, abbiamo preso prudenzialmente una mano. Meteo France però toppa, per cui invece di un rinforzo abbiamo avuto una diminuzione: morale 6 ore con la randa che sbatteva ma si sa le previsioni sono come gli exit poll!!! 
Stamattina abbiamo finalmente messo a punto il drifter; ora pare che si chiuda e si apra a dovere. 
A domani.
Paolo

sabato 29 novembre 2014

Day Five: La Bolina !!!


Tò chi si rivede, la bolina! Dopo anni di viaggi e trasferimenti in Mediterraneo, secondo la dura legge di Murphy, spesso di bolina, mi ero detto: finalmente in oceano...trade wind...aliseo costante...fil di ruota...ed invece rieccola! La bolina! Larga, per carità ma, pur sempre bolina, con onde che frangono sul mascone, spruzzi, oblò serrati e così via. Buona parte della giornata va via così, almeno si riesce a tenere una bella velocità e giusta rotta. Nel frattempo il quarto wahoo finisce a paiolo ma visti i sobbalzi Angelo ha il suo bel da fare a tradurcelo in lauta cena, poi in questi giorni lo vedo sul rintronato con la testa sempre a Roma....! 
Salutoni a tutti!

Enrico
Ora torno a lavare i piatti che oggi sono di corvè...fortuna 
che da domani tocca a Marco.
Il tramonto sull'Oceano

venerdì 28 novembre 2014

Quarto giorno: Pesce fresco a go go !!!


Finalmente a pranzo e a cena con pesce fresco. Angelo con la sua costanza pesca e cucina bene. 
Per ora riserve abbondanti anche se frutta e verdura cominciano a deteriorsarsi e quindi frutti prima razionati cominciano a essere offerti gratis. Poi se finiscono le scorte c'è una pessima carne in scatola che sembra più mangime per cani. Dal punto di vista nautico la novità è che il vento viene da NNW invece che da NE e quindi stiamo in bolina larga. Ieri abbiamo provato il drifter (vela simile al genoa) con il nuovo rollatore: esperimento positivo a parte poi lo stivaggio che va fatto sopra la cuccetta di Maurizio che viene quasi
soffocato da tanta tela.
Ciao a tutti !!!

Paolo.

Foto 1: L'alba sorge a poppa

giovedì 27 novembre 2014

Terzo giorno di navigazione: incontro con due orche


Ciao a tutti. Il vento continua a favorirci, girando leggermente a N consentendoci quindi un angolo migliore. L'intensità resta trai 18 ed i 23 nodi con raffiche sino a 26, rotta 240-250 a seconda del vento. Nel pomeriggio di ieri la velocità media è stata elevata, candidandoci a superare la soglia delle 200 nm nelle 24h. Purtroppo nella notte abbiamo avuto un primo assaggio di squalls, che ci hanno obbligato a scelte conservative con conseguente crollo della media. 
In compenso ieri pomeriggio hanno finalmente abboccato due splendidi wahoo, primi sicuramente di una lunga serie,nella cui preparazione si è distinto il buon Angelo, deliziando i nostri palati a cena con ulteriori aspettative per il pranzo di oggi.
OOPS! Proprio in questo momento sono stato richiamato fuori dalle urla dell'equipaggio. 

Due splendide orche!!! Una ci è passata proprio sotto alla barca con qualche brivido! 
Fantastico,la giornata promette bene.
Un salutone e a presto!

Enrico.

mercoledì 26 novembre 2014

Secondo giorno di navigazione

Un'altra giornata tranquilla. Per ora siamo nell'aliseo che soffia costante da NE tra i 15 e i 22 Kn.  Tra l'altro ancora non abbiamo avuto i classici squalls (acquazzoni micidiali con forte aumento del vento); ma sono certo che non mancheranno.  L'unico dubbio a bordo è sulla rotta che teniamo: una rotta classica che si avvicina prima alle isole di Capo Verde e poi diretta verso i Caraibi. Vediamo molte barche che si tengono molto più alte di latitudine di noi e quindi qualche dubbio ci viene se siamo sulla rotta migliore. Comunque come tutte le previsioni e sopratutto quelle a lungo termine "beato chi c'azzecca". Pranzo in vista. Maurizio chiama. 

A domani, forse scritto da qualcun altro.  
Paolo.





martedì 25 novembre 2014

Le prime 24 ore

Finalmente abbiamo ripreso a navigare decentemente dopo una notte senza vento o con poco vento in poppa.  Grande sbattimento di vele sgonfie e grande sbattimento dell'equipaggio.  Ieri dopo un bel vento fino alle 18 a 30 Kn pian piano si è ammosciato tutto e alla fine, visto che anche gli altri regatanti avevano acceso il motore, lo abbiamo fatto anche noi e al minimo per consumare poco, dato che abbiamo solo 400 litri di gasolio, abbiamo guadagnato un po' di miglia.  
Veramente strano perché tutti i meteo più blasonati, compreso quell'ARC, davano vento costante.
Comunque da ieri è iniziata ufficialmente la vita di bordo con tuni di guardia al timone, in cucina e di pulizia. Il nostro matematico Renato li ha fatti e addirittura plastificati. 
Da stamattina e ripreso un vento tra i 15 e i 20 kn da NE che ci consentono al lasco velocità di 7-10 Kn.
A domani,
Paolo.

lunedì 24 novembre 2014

Partiti

Finalmente siamo partiti davvero. Ieri il comitato di regata, viste le condizioni leggermente avverse, ha preferito rimandare di un giorno dato che, con più di 200 barche di tutte le dimensioni e capacità nautiche, magari qualche piccolo incidente ci poteva scappare. Ora navighiamo con 20 Kn da Nord ed un mare già formato dal vento dei giorni scorsi. Siamo nel gruppo di testa della regata cruising mentre, le barche appartenenti al gruppo regata, partite 2 ore prima, sono già un bel po' avanti; già alcuni definì ci hanno fatto visita (buon augurio).
La partenza al timone l'ha fatta Enrico che, molto più abituato di me alle regate, ha timonato con maestria fuori dal groviglio di barche. Ora viaggiamo a 10 Kn, randa e fiocco, con il Watt&Sea, (il generatore eolico) che produce alla grande sotto l'occhio vigile del responsabile della parte elettrica Renato.
Potete seguire la nostra rotta anche sul sito della regata consultando il fleet viewer.
Ora è quasi pronta la pasta che Maurizio ha preparato, vi lascio prima che si scuocia.
A domani,
Paolo.

Il giorno della partenza

Partenza confermato per oggi, tra poco più di un' ora si parte.
Ecco una foto del nostro equipaggio a poche ore dalla partenza.

domenica 23 novembre 2014

Partenza Rinviata

A causa del forte vento la partenza è rinviata a domani.
Alle 10:30 partirà la classe regata, alle 11 sarà il nostro momento.
A domani.
Paolo

Vento forte sulla flotta ARC

I giorni prima della partenza

Oggi si parte. Finalmente, dopo una settimana di lavori, spesa e stivaggio (Foto 1) molleremo gli ormeggi per partire verso i Caraibi, precisamente verso S.Lucia arrivo della regata ARC.  Mancano molte puntate del classico diario di bordo di Argentina ma cercheremo durante la traversata atlantica di tenervi il più' aggiornati possibile.  
Siamo tornati alle Canarie con un volo il 15 e il 16 novembre per risalire sulla barca lasciata per un mese e mezzo nel porto di Las Palmas Gran Canaria. 
Del viaggio che ci ha portato fin qui, non abbiamo raccontato nulla dato che il diario non era ancora operativo ma, di certo ricorderete qualcosa che vi abbiamo raccontato all'Argentina party del 19 ottobre scorso. 
Come al solito alla barca manca sempre qualcosa ma chi è' che riesce a partire con tutto a posto? Pensate che una barca a fianco alla nostra ha montato un nuovo timone solo ieri.
In questi giorni di preparazione abbiamo anche avuto la visita della mamma (Foto 2) di Renato che a ben 93 anni è venuta a vedere la barca sul molo e assisterà alla partenza della regata. Direi che la sua presenza è un ottimo augurio per la regata e la speranza di arrivare alla sua età con il suo spirito e la sua lucidità.  Ora sono le 8 e tutti si sono alzati; a proposito dimenticavo di dirvi il nome dei novelli argonauti anzi atlantonauti: Angelo, Enrico, Marco, Maurizio, Marco, Paolo e Renato.
Questi sono i nomi dei volenterosi che si sottoporranno a 15 /20 giorni ad alzataccie, notti insonni, pasti improbabili (ma speriamo nei cuochi Angelo e Maurizio) e diluvi universali che durante la traversata atlantica arriveranno numerosi.  Nel prossimo collegamento vi racconteremo come è andata la partenza. Un abbraccio a voi e buon vento a noi.
Paolo

Foto 1: Si caricano le provviste in vista della traversata

Foto 2: Laura Serafini, madre di Renato di 93 anni, è venuta a Gran Canaria a salutare 
l'equipaggio prima  della partenza assieme al nipote Paolo e la moglie Alina.
Che mamma !!!