Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

lunedì 15 dicembre 2014

Day 17: Cronaca dell'arrivo

Giovedi 11 dicembre alle ore locali 13:44 e 27s abbiamo tagliato il traguardo di Santa Lucia nei Caraibi, accolti calorosamente dal Comitato ARC e dalle altre barche. Essendo partiti da Las Palmas nelle Canarie il 24 novembre alle ore 11 locali, abbiamo quindi impiegato 17 giorni 6h 44m e 24s per la traversata, tenuto conto dei fusi orari. A proposito dei fusi orari, durante la navigazione abbiamo aggiustato l' ora locale della barca due volte, per fare in modo che i turni notturni di 3 ore continuassero a posizionarsi di notte. Di giorno invece i turni erano di 4 ore. L'organizzazione dei turni di navigazione e dei servizi seguita durante la traversata era la seguente. Eravamo divisi in 3 guardie fisse di 2 persone ciascuna (Paolo e Renato, Enrico e Angelo, Marco e Maurizio). Angelo e Maurizio erano incaricati del delicato e faticoso lavoro della cucina, mentre gli altri 4 si alternavano un giorno per uno per il lavaggio dei piatti e il riassetto della cucina. Ogni 3 giorni veniva poi effettuata una pulizia generale degli interni della barca, escludendo sempre Angelo e Maurizio, dediti alla cucina. Questa organizzazione ha funzionato bene. Ora ci stiamo dedicando a un riassetto e pulizia della barca, ai lavori di manutenzione, al montaggio del gommone e dell'ancora, che viene tolta dalla sua posizione a prua durante le lunghe navigazioni per consentire l'uso del bompresso per il drifter e il gennaker.  Abbiamo avuto durante la navigazione (grazie all'impostazione prudente) solo una piccola rottura su un supporto del rullo della plancetta di poppa, dove era posizionato il Watt and Sea. Ieri ci siamo recati al cantiere del porto di Santa Lucia per effettuare la saldatura di riparazione. Per chi non lo sapesse, il Watt and Sea è l'idrogeneratore di corrente della barca. Si tratta di una sorta di piede che viene immerso in acqua a poppa e che genera corrente per effetto del trascinamento della sua elica. Siamo rimasti molto soddisfatti del suo funzionamento. Per i primi 11 giorni di navigazione tutta la corrente di bordo, necessaria per l'auto pilota, il frigo, il freezer, gli strumenti, il computer, il dissalatore, le luci di via e le luci interne, è stata prodotta esclusivamente dal Watt and Sea, senza la necessità di accendere il generatore o il motore. A partire dal 12 esimo giorno di navigazione la inquietante e continua presenza di alghe che si incagliavano nel Watt and Sea ci ha costretto a disattivarlo quasi completamente e ad utilizzare circa 5 ore di generatore al giorno per produrre la corrente necessaria.
Le alghe sono state presenti quindi per le ultime 1000 miglia di navigazione, rispetto alle 2700 miglia totali. Ci chiediamo se questo fenomeno sia un  fenomeno occasionale o mostri invece una tendenza di più lungo periodo dovuta magari al cambiamento di temperatura dell'acqua o ad altre modificazioni dell'ambiente marino.

Renato
Rodney Bay: Argentina taglia la linea del traguardo

Turni di Navigazione a bordo di Argentina

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