Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

mercoledì 27 luglio 2016

22 luglio 2016 Lofanga Island lat 19 49 S long 174 49 WELCOME TO LOFANGA

WELCOME  TO LOFANGA

Partiamo da Pangai verso ovest per visitare un'isoletta che il portolano
definisce molto interessante per lo snorkelling.   Prima a motore per
evitare i reef a pelo d'acqua poi a vela in acque piu' tranquille
navighiamo tutta la mattina .  Alle 12 buttiamo l'ancora su 13 metri di
sabbia.  Maschera e pinne, si apre sotto di noi il consueto mondo di
pesci, coralli e spugne.  I colori sono vivissimi, l'acqua trasparente
come ormai siamo abituati da Niue ed ancor prima da Palmerston.
E' sempre bello...ma forse di queste isole comincio ad averne un po di
stratificazione.  Rimpiango un po le alte montagne delle Marchesi.
Forse alle Fiji qualche camminata in mezzo ai boschi mi dara' qualche
novita'.

I bambini all'uscita dalla Chiesa

Prima di pranzo ci passa a salutare un catamarano di neozelandesi che
avevo inconrtrato l'anno scorso alle Tuamotu. Dopo due chiacchiere ci
offrono un po'di pesce :ne avevano pescato troppo.  E cosi' ci
recapitano due bei tonni da 4 kg l'uno. Noi contracambiamo con mezza
bottiglia di burbon.
La spiaggia di Lofanga

Nel pomeriggio scendiamo a terra. Ci accoglie un cartello scritto a mano
“Welcome to Lofanga”.  Una stradina a prato inglese si inoltra tra file
di tronchetti della felicita' fino al villaggio.   Ma, sorpresa, sembra
deserto.  Un cancello chiude una recinzione alta un metro.  Mentre
Enrico, Mariano e Pietro si arrendono e tornano sulla spiaggia, io non
demordo e comincio a contornare il confine in mezzo alla foresta.
Possibile che non ci sia nessuno o che siano tutti a dormire?  E' vero
oggi e' domenica, la giornata dedicata al riposo per legge Tongana.
Giro,giro... alla fine vedo lontani tre uomini in giacca e cravatta
nera.   Io saluto e il piu' giovane si alza e mi viene incontro.  Mi
invita ad entrare aprendomi un vicino cancello secondario.  “My name is
Sivihiva (che in polinesiano vuol dire uomo sorridente)   I am Paolo”.
Poi mi presenta gli altri due: sono il pastore della libera chiesa
Tongana (cristiana) ed il cosi detto sindaco.  Entrambi mi salutano
cordialmente ma senza alzarsi (in fondo e' domenica ed e' vietata ogni
fatica).  Sono tutti azzimmati nei loro completi e cravatta nera ma a
piedi nudi.   Sivihiva, invece , il piu' giovane e' vestito di tutto
punto anche con le scarpe nere tirate a lucido.  Anche lui e' un
notabile perche' e' il maestro elementare di ben 25 bambini.  Mi invita
a visitare la sua scuola.


Il maestro di Lofanga

cartelloni didattici
Accetto volentieri ma lo prego di
accompagnarmi a ritrovare gli altri tre.  Lui ovviamente acconsente e,
una volta recuperati i nostri, ci apre le porte della scuola.  Aule
essenziali ma decorose con appessi alle pareti tanti cartelloni
didattici: dalla geografia,alle scienze...fino alle arti visive  che
sorastano una serie di scatolette e lattine.  Questi ultimi oggetti mi
incuriosiscono e ne chiedo l'utilita'.  Sivihiva mi spiega che in
un'isola senza comunicazioni e ovviamente senza televisione, anche
l'educazione a fare la spesa e' importante.  Poi ci chiede se abbiamo da
regalargli penne, matite, quaderni....qualsiasi cosa utile per la
didattica e ci racconta che la barca dei neozelandesi (quelli che ci
hanno regalato i tonni) gli hanno portato quaderni, libri in inglese e
tante penne.  Mi sento a disagio perche', purtroppo, non abbiamo niente
di tutto questo.  Mi tornano alla mente i viaggi negli anni ottanta in
India o in Africa quando partivamo con scatole di penne BIC.
Pazienza, sara' per un'altra volta.
Cartelloni didattici

Dopo averci presentato sua moglie e i suoi bei bambini ci lasciamo con
un saluto pieno di illusoria speranza.     “Come back” dice  e io
rispondo “May be” pur sapendo che non e' vero.
Ci avviamo verso l'uscita del villaggio , ma una sosta alla chiesa
Tongana, che nel frattempo ha iniziato la funzione domenicale, e'
d'obbligo.   Anche qui tutti azzimmati nei bei vestiti della festa ma
senza scarpe.   I bambini in chiesa, per nulla interessati alla
funzione, rispondono divertiti alle mie smorfie e  linguaccie lanciate
dall'ultimo banco.   Poi usciamo seguiti dal codazzo dei ragazzini;
divertiti mi circondano per farsi fotografare.
E cosi', con quest'ultimo bel ricordo, torniamo in barca a cucinarci il
tonno dei neozelandesi.
Paolo 
Fuori della Chiesa

Nessun commento:

Posta un commento