Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

giovedì 8 gennaio 2015

Verso Antigua

Forse vi chiederete perché Paolo scrive sempre quando sta andando verso qualche destinazione. La risposta è che mentre si naviga mi fa piacere sentire gli amici vicini, poi lo scopo del viaggio è quello di andare, poi in genere c'è meno da fare perché per ora l'autopilota fa egregiamente il suo lavoro. Le isolette di le Santes sono state un ritorno piacevole: un po' frettoloso perché purtroppo il 14 dobbiamo stare a St.Martin dove avverrà il cambio di equipaggio. Le Santes sono piccole isole dove gli abitanti sono solo europei, infatti qui non ci sono terreni coltivati come nella vicina Guadalupa e quindi ecco solo persone legate al turismo; immancabile è il solito forte, questa volta francese (Fort Napoleon), che proteggeva la rada in cui si rifugiavano le navi francesi. Leggendo la storia dei forti si può intuire come sia stato tormentato il possesso di queste isole caraibiche: prima ad una nazione, poi all'altra, poi ancora alla prima...e così via. Ma mentre queste isole sono sotto l'influenza diretta della Francia o più blanda dell'Inghilterra (ma la moneta ha sempre l'effige della Regina Elisabetta) c'è da chiedersi perché la Spagna, che pure le ha scoperte tramite Cristoforo Colombo, non sia più presente. Penso che la Spagna sia stata solo interessata a depredare l'oro delle popolazioni dell'America centro - meridionale senza preoccuparsi di creare presidi permanenti. Ecco vi ho dato uno spunto su cui documentarvi. Magari mandate qualche commento.
Ciao, Paolo.

1 commento:

  1. Ciao Paolo ! Da come leggo il viaggio prosegue a "gonfie vele" ! Continuate così ! Saluta Rita e tutto l'equipaggio ! A presto ! Gaetano.

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