Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

lunedì 24 agosto 2015

Le Passe delle Tuamotu

21/08/2015: Rangiroa
Da Tikehau con una navigazione notturna ci siamo spostati a Rangiroa, l'atollo più grande ed importante delle Tuamotu. Abbiamo veleggiato( ma quasi metà a motore) di notte perché per uscire dall'atollo di Tikehau bisogna avere la corrente uscente e per entrare in quello di Rangiroa la corrente entrante.  Tutte le passe sono la porta dell'atollo aperta sull'oceano da cui entra o esce l'acqua se la marea sta salendo o scendendo. Quindi si tratta di un enorme volume di acqua che va in un senso o nell'altro con una velocità che può raggiungere anche i 7 nodi e con una barca che al massimo arriva ad 8 è meglio non fare strane prove ed entrare con poca corrente a favore (non troppa altrimenti si timona male).  Ovviamente oltre alla marea entrano o escono nella laguna tantissimi pesci; per questo la passe è il punto dell'atollo dove si possono vedere concentrati la massima quantità e varietà di pesci.  Tutti i diving (centri di immersioni) portano i sub ad immergersi sui bordi della passe o al centro della passe stessa dove una corrente, entrante,ti spara dentro l'atollo e si viaggia a 15-20 metri di profondità mentre il fondo ricoperto di coralli scorre sotto di te. E' una sensazione bellissima stare fermi e correre sopra il fondale insieme ai pesci. Ricordate la descrizione che feci delle immersioni nelle passe di Fakarava? C'era quella che si chiama Alì Baba credo per evocare un tappeto volante su cui si potrebbe star seduti e vedere scorrere sotto il mondo. Le immersioni che abbiamo fatto in questi giorni, nelle passe di Tikehau e oggi in quella di Rangiroa, ci hanno regalato queste sensazioni e finalmente la visione di una grande manta, 4 metri di apertura alare, che ci ha volteggiato sopra avanti e indietro. 

Insomma questi atolli polinesiani meritano davvero la fama di uno dei posti più belli del mondo in cui ammirare tutta la vita sotto il mare. Da domani saremo in quattro: arrivano Lucia e Salvatore Bragantini ma credo che Salva,essendo fondamentalmente terricolo,ci seguirà solo dall'alto guardandoci con la maschera.
Paolo

2 commenti:

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  2. ciao naviganti! Grande nostalgia degli atolli polinesiani e di Fakarava che mi è rimasta nel cuore.

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