Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

lunedì 31 agosto 2015

Verso il paese di Niuthai

30/08/2015: Apataki
Oggi ci siamo goduti la prima giornata di sole vero in una settimana! Dopo la pantagruelica mangiata di pesce rustico\tahitiana al bacino di carenaggio del vecchio signor Assam, di cui vi ha parlato Paolo nel precedente post, la sveglia e' stata piacevole, anche per l'assenza di sintomi della temibile Ciguatera. Io mi ero immaginato di andare in piccoli atolli, larghi al massimo un kilometro. Non avevo capito che qui negli atolli c'e' un mare, un mare interno si, ma grande assai! Cosìdal bacino di carenaggio navighiamo per un 8 o 10 miglia lungo una linea di scogliera bassa, a volte solo una striscia di sabbia, che costituisce il lato Sud dell'atollo di Apataki.
A me oggi, come già ieri, tocca stare di vedetta per segnalare le secche, dato che queste lagune non sono "cartografate". Lo sguardo corre quindi incessantemente sul tratto di mare davanti alla prua, il più lontano possibile. Sulla nostra sinistra, scorre questa linea di sabbie bianche intervallate da reef e da punti in cui l'oceano entra in laguna. Arrivati ad una grande secca affiorante, ci ancoriamo sotto vento e ci facciamo un bel giro con le maschere attorno a questa. Grandi funghi di corallo attorno ai quali gironzolano schiere di pesci delle più diverse forme, colori e specie. Molte di queste si muovono in schiere compatte, che appaiono improvvise dove avevi appena guardato senza vedere nulla. Tranquilli nuotano anche alcuni squali con la pinna nera, lunghi forse un metro. Quando nuotano verso di te senti una vaga inquietudine ma loro in verità non ti "filano" per niente...
Giunti al paese vero e proprio di Apataki, che si trova sull'orlo della pass Sud, dalla quale domani usciremo, ancoriamo vicino al canale di uscita, su un fondo blu e verde, di rocce. Mentre Paolo si gode la meritata pennica, con Lucia ed Enrico andiamo in paese col gommone. Qui l'entusiasmo per questa bella giornata va alle stelle, dato che l'acqua nel porto e sulla riva del paese e' di una limpidezza veramente rara. Camminiamo in lungo e in largo per il paese nella quiete domenicale (ma forse gli altri giorni e' lo stesso) e poi torniamo in barca. Paolo ed Enrico si mettono a lavorare per sistemare i problemi creati da una stecca della randa. Il lavoro durerà  a lungo, e la spiccata tendenza del duo a discutere animatamente di tutto, spaccando il capello in quattro, non ne accelera la conclusione...
Salvatore

1 commento:

  1. Ciao Paolo, qualche giorno fa ho visto un documentario sulle tuamotu: si parlava di Apataki! Ho pensato:qui Argentina non è arrivata. Invece eravate proprio li!!Un saluto a tutti i naviganti e teneteci aggiornati. Cesira

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