Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

sabato 10 ottobre 2015

Argentina Alata

08/10/2015: Raiatea
E' mezzogiorno, siamo tutti in attesa che dal "carenage", cioè dal cantiere dove vengono tenute in secca le barche, ci chiamino alla radio per darci il via e avvicinarci per "alare a terra" anche Argentina per sei mesi, e profittarne per un salutare chek up, dopo un viaggio di anno da Fiumicino, nel mar Tirreno, a Raiatea, in mezzo all'oceano Pacifico. Argentina è stata completamente spogliata: cordame tolto e appeso al boma. Vele ammainate, piegate e impacchettate nella dinette sotto coperta. Portate a terra le vivande avanzate, soprattutto pasta e scatolame. Sarà il comandante a fare un bilancio tecnico di questa prima tappa del lungo viaggio intorno al mondo, nel diario di bordo. Io vorrei tentare di farne uno umano, a nome dei 30 amici di Argentina che sono saliti a bordo in questi dodici mesi, chi per traversare l'Atlantico e dopo il Pacifico (e sono i più bravi), e chi come noi si è alternato mese dopo mese nei punti di sosta di Argentina,le Canarie,i Caraibi, le San Blas, Panama, Las Perlas, le Galapagos, le isole Marchesi, poi l'arcipelago delle Tuamotu e infine le isole della Società, Thaiti in testa, per condividere un tratto della rotta con Paolo ed Enrico, i due viaggiatori. Attraverso il blog di Argentina curato da Edoardo Scotto, tutti coloro che hanno seguito da terra le varie tappe del viaggio, sono riusciti ad avere un idea delle bellissime sensazioni provate dai 30 naviganti, grazie ai loro racconti, in posti diversi, ma sempre ugualmente incantevoli. Avendo avuto la fortuna di far parte dell'ultimo equipaggio prima dello stop temporaneo del viaggio, ho potuto apprezzare di persona lo spirito in cui stanno vivendo questa esperienza affascinante i due navigatori, Paolo a tempo pieno ed Enrico a fasi alterne, perché ancora impegnato con il suo lavoro.Mi hanno insegnato, e credo di poter tranquillamente dire a nome di tutti, Ci hanno insegnato cosa vuol dire l'amore per il mare, con i suoi tempi morti e le emergenze improvvise, il cielo pieno di stelle luminose o di nuvole nere, la pioggia battente o il sole bollente, l'alba e il tramonto con le loro sfumature di colore, i turni massacranti di notte, per tenere sotto controllo la rotta della barca.
Insomma non c'è solo il gusto dell'impresa nel loro giro del mondo, ma la voglia di mettere alla prova questo loro amore e di coinvolgere in questa loro avventura quanti più amici possibile. E io sono felice di essere stato fra di loro. Per questo li ringrazio e mi permetto di farlo a nome di tutti. Arrivederci ad aprile, quando Argentina tornerà in mare.
Piero

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