04/10/2015: Bora Bora
La faccia
dubbiosa del medico del pronto soccorso non lascia presagire nulla di buono: e'
venerdì sera, il 2 ottobre, e dopo la caduta dalla bici, un'ambulanza ha
accompagnato Gianni nel centro medico dell'isola per un controllo al ginocchio.
Il dottore glielo tasta più volte e alla fine esprime la sua diagnosi. Potrebbe
esserci uno strappo dei legamenti interni, meglio bloccare la gamba per qualche
giorno e farsi visitare da un ortopedico a Raiatea: in quell'isola c'e' un
ospedale, sono più attrezzati di noi qui a Bora Bora, suggerisce il dottore. Già
ma come arrivare a Raiatea? Certamente non in barca. L'unica è prendere l'aereo
che collega le due isole. Ma non subito, la gamba deve restare ferma per un po’:
si partirà domani, lunedì 5 ottobre. Vella accompagnerà Gianni, la barca con
Paolo, me ed Enrico rientrerà a Raiatea invece dopodomani per aspettare
condizioni meteo più favorevoli. Nel frattempo Gianni si sistema in un bungalow
in riva al mare, e Argentina si sposta nella baia in cui si affaccia l'hotel.
Così l'infermo sarà a portata di gommone e avrà tutte le attenzioni dovute. Non
potendo muoversi, ci sarà il tempo per dedicare tutte le attenzioni dovute
anche a un altro membro del precedente equipaggio di Argentina, la serafica
Lucia, che lasciando la barca 15 giorni fa, ha perso una preziosa perla
polinesiana che teneva attaccata al collo. E' come cercare ago in
un pagliaio, ma Paolo, Vella e il sottoscritto cominciano una metodica e
minuziosa ricerca in ogni angolo della barca. Ricerca per ora purtroppo
infruttuosa, ma noi non molliamo. Gli amici, come si dice, si vedono nel
momento del bisogno... Tanto, fuori della barca piove e le nuvole non accennano
ad andarsene. Gianni nel suo bungalow si è piazzato davanti a un televisore e
divora documentari e news in francese: così rinfresco la mia conoscenza della lingua,
commenta. Vella gli porta pranzo e cena e tiene sotto controllo la gamba. Poi
ne profitta per collegarsi con figli e parenti, attraverso internet. L'albergo
offre il wi-fi gratuito. Resta per me l'interrogativo sul motivo per cui Bora
Bora è l'isola più famosa dell'arcipelago polinesiano, anche perché finora non
mi sembra affatto meritare tutta questa fama. Si certo, la laguna che circonda
l'isola è piena di fondali interessanti, il colore del mare è pieno di
sfumature, ma è così anche nelle lagune che circondano le altre isole
polinesiane; la spiaggia coperta di sabbia bianca è bella e spaziosa, ma ce ne è solo una a
differenza di altre isole; i marae, i monumenti sacri, sono pochi e malandati;
i motu, gli isolotti lungo la barriera corallina, sono pieni di bungalow che si
protendono nel mare, come sulla costa: sono la meta preferita di tante coppie
di giovani sposi in viaggio di nozze, provenienti da tutto il mondo.
Sarà questo forse il motivo che rende Bora Bora così famosa?
Piero
Nessun commento:
Posta un commento