Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

lunedì 23 maggio 2016

Moorea, 21 maggio 2016



MOOREA
19 maggio. Partiamo alle 5,30 da Huahine e navighiamo per 16 ore sino a Moorea.
Purtroppo Eolo non ci assiste, per tutto il viaggio c'è  calma piatta. La velocita' è di circa  6 nodi, motore piu' randa.
C'è chi legge, chi scrive, chi cuce, chi dorme. Arriviamo di notte: le pass sono tante, un tripudio di lucette verdi e rosse...... Poche oltre la pass si erge maestosa la sagoma illuminata di una nave da  crociera, la Paul Gauguin. Ci ancoriamo nella Baia di Opunohu, dove in altri tempi getto' l'ancora anche il Capitano Cook e in tempi piu' recenti  sono state ambientate gran parte delle scene del film "Il Bounty".
Baia di Opunohu

Pass di Opunohu



20 maggio. Primo giorno a Moorea. Come sempre, siamo svegliati dai galli. Lo spettacolo della Baia di Opunohu e' tra i piu' belli delle Isole della Societa' tra spigoli di montagne  e spigoli di foglie di ananas. Qualche ex alpinista  vede nel torrione del Monte Rotui, che sovrasta la baia, lo spigolo Demut alla Cima Ovest di Lavaredo. Ricordi di gioventu'!   Ci spostiamo poi nella vicina Baia di Cook, dove Sandro  scambia  il campanile della chiesetta per un allineamento. 
Baia di Cook


Ma la manovra riesce perfettamente lo stesso. La giornata , di bel tempo, passa tra bagni, snorkelling, shopping a terra e infine danze. I danzatori, come quasi tutti i polinesiani, hanno tatuaggi essenzialmente geometrici: triangoli, linee continue e punteggiate, rette disegnate in archi o a spirale sul ventre, sulle braccia e sulle gambe. Scrive Joseph Banks in proposito:
"Ils  deposent de la couleur noire sous leur peau de telle facon que celle ci soit indelebile: tous sont marques en differentes endroits du corp vraisemblablement en fonction de leur fantasie ou des evenement qui ont marques leur vie".
Anche il nostro comandante Paolo, che ha scritto la didascalia della foto allegata, finisce per farsi coinvolgere dalle belle danzatrici. E anzi, il giorno dopo verrà riconosciuto, in tutt'altro contesto, da un' avvenente olandese come "colui che danzava ieri sera"..... !
Anche il capitano perde la bussola di fronte al fattore C....


21 maggio. Secondo giorno a Moorea. Noleggiamo una macchina e facciamo il giro dell'Isola, circa 60 km. Visitiamo la Distillerie et Usine de Jus de Fruit de Morea, coperativa che compra  dai tanti piccoli produttori dell'isola gli ananas, che impegano 12 mesi a maturare, poi li lavora trasformandoli in succhi, ma anche in bevande alcoliche, in particolare  un vino dolce e uno secco. Inutile dire che le nostre preferenze vanno al semplice ma gustoso frullato di ananas che beviamo nei graziosi chioschetti sul mare. Pare che si faccia uso di sostanze inquinanti per migliorare la produzione degli ananas e questo crea problemi di inquinamento a cui la popolazione è poco sensibile.
Continuiamo in nostro di giro con una passegiata di circa 2 ore sulla Montagna magica, da dove si gode un panorama notevole.
Finiamo il giro sempre tra palme, ananas  ma anche cosi', almeno ci sembrano, conifere.
La serata finisce in un ristorante, dove la presenza di una ragazza vicentina che lavora come cameriera qui da qualche anno ci riporta alla realta' dei nostri tanti giovani che stanno lasciando l'Italia in cerca di lavoro.
La vacanza in barca, di Adolfo e mia, volge al termine. La vita su Argentina è
talmente coinvolgente che si dimentica tutto il resto. Grazie a Paolo, Rita e Sandro delle belle giornate.
Bruna


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