Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

martedì 3 maggio 2016

Argentina domenica 1 maggio 2016



Raiatea, domenica 1 maggio 2016.
Oggi, domenica l'equipaggio di Argentina si riposa del duro lavoro e si dedica alla meditazione, alla.preghiera, alla religione. Per prima cosa si è entrati in una chiesa evangelica dove fedeli variopinti ed ornati da ghirlande di fiori cantavano a gruppi ed il pastore, anch'esso agghindato alla foggia Polinesiana dal pulpito commentava i cantici in maniera  assai spiritosa sicché tutti ridevano tranne noi che non capiamo nulla della lingua maohi (qui si scrive cosi).
Rispettando poi il sincretismo religioso vigente nell'arcipelago, l'intero equipaggio di Argentina si è recato ad ingraziarsi con doni propiziatori il potente dio Oro.
Ci si è recati ad Opoa al Marae di Taputapuatea il più importante ed il più sacro di tutta l'Oceania, al punto che tutti i Marae sacri della Polinesia devono contenere una pietra proveniente da Taputapuatea. Fu edificato nei primi anni del '700, presumibilmente per volere dell'airoi, del nobile, Tupaia, uno dei personaggi più influenti della confederazione facente capo a Tahiti, un brillante oratore, un grande uomo politico ed un eccellente navigatore, soprannominato il Machiavelli della Polinesia. Uscito piuttosto malconcio della guerra contro Bora Bora, riparo' a Tahiti dove divenne il favorito ed il principale consigliere della regina Purea, reggente in nome del figlio ancora fanciullo. Ma lo zio del re riuscì a sostituirsi nella reggenza e Tupaia cadde in disgrazia. Fu a questo punto che a Tahiti giunse l'HMS (Her Majesty's Ship) Endeavour che aveva a bordo alcuni marinai reduci del precedente viaggio dell'HMS Dolphin di Samuel Wallis. Questi si ricordarono di Tupaia che all'epoca di Wallis era il principale politico dell'isola e che ora divenne il principale interprete degli inglesi. Alla partenza dell'Endeavour Tupaia chiese di imbarcarsi e, grazie all'insistenza del vero lieder della spedizione, il naturalista Joseph Bank, futuro Sir Joseph Bank, colui che più a lungo ricoprirà il ruolo di Presidentè della Royal Society di Londra, il capitano James Cook accettò di buon grado. E non se ne ebbe a pentire, infatti Tupaia si rivelò un eccellente conoscitore della navigazione astronomica e nella sua prodigiosa memoria vi era una mappa molto accurata della Polinesia estesa per più di duemila miglia, dalle Figi alle Marchesi e giù fino alla Nuova Zelanda, possedeva anche una approfondita conoscenza delle correndi e dei venti prevalenti. Tupaia si rivelò prezioso nella seconda parte della spedizione dell'HMS Endeavour: quella, tenuta segreta per volere dell'ammiragliato, della ricerca della famosa "terra australis" che doveva fare da contrappeso alle terre emerse del nostro emisfero, e dove, a detta dei più informati, risiedevano le favolose miniere d'oro di re Salomone. Ma questa è un'altra storia a cui avremmo dovuto fare riferimento quando eravamo in Nuova Zelanda, ma allora non abbiamo avuto tempo, avevamo più pressanti problemi esistenziali del tipo: "che cosa si mangina questa sera a cena? E soprattutto che cosa si beve?" 
Tupaia non arriverà a Londra, morirà di dissenteria a Batavia, ed il capitano Cook scrisse un elogio funebre nel diario di bordo: "He was a shewrd, sensible, ingegnous man....."
Sandro
Il comandante di Argentina offre doni propiziatori al Dio Oro 

Il Marae di Taputapuatea

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