Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

martedì 25 luglio 2017

25 luglio Cocos Island lat 12 05 sud long 96 52 est

UNA SOSTA POCO UTILE

Ieri mattina presto siamo arrivati a Cocos, un piccolo atollo formato da
tre isolette sperdute nell'Oceano Indiano.
Anche questo e' un protettorato australiano e anche qui c'e' sempre una
nave militare alla fonda che presidia la situazione per evitare sbarchi
(tipo Lampedusa).  Anche se arrivare fino qui dall'Indonesia (la terra
piu' vicina) con barche approssimative, come quelle che portano da noi i
migranti, mi sembra una cosa molto difficile.
Infatti questo tratto da Christmas a Cocos ci ha dato un anticipo di
quello che potrebbe essere il vento nell'oceano Indiano.  Fino ad ora
sempre tra i 20 e i 30 nodi e mare di conseguenza.
La prossima tratta fino all'isola di Rodriguez sara' di 2000 miglia.
Ho titolato questo post in quel modo perche' un atollo su cui avevamo
riposto tante aspettative si e' rivelato difficilissimo da fruire.
Intanto la cosa piu' complicata e' scendere a terra.  Si perche' dal
posto in cui siamo ancorati (appena sotto Direction island l'isoletta
piu' a nord) si puo'facilmente scendere a quest'isola ma bisogna andare
a quella piu' a sud, Home island, dove c'e' il posto di polizia e
qualche negozio.  Sono circa 2 miglia controvento (20-30 kn) tra corali
e bassifondi.  Bisognerebbe avere un tender molto piu' grosso con un
motore da almeno 15 cv.
Quindi assolto l'obbligo, nell'isola piu' importante, delle pratiche di
entrata (e purtroppo tocchera' rifarlo anche per l'uscita) per il resto
si sta in barca.
Sicuramente il mare qui e' bellissimo: un breve bagnetto ieri ci ha
mostrato coralli e tanti inoffensivi squaletti, ma il diving per le
immersioni e' aperto solo sabato e domenica e sta nella terza isola
ancora piu' lontana.  Anche oggi siamo scesi a terra (all'isoletta
vicina) dove la vegetazione, il mare turchese mi hanno ricordato i
colori e le sensazioni bellissime delle Tuamotu.   Si, sicuramente un
pregio queste Cocos lo hanno: quello di darti un ultimo richiamo dei
favolosi mari del sud.
Poiche' e' impossibile spedire foto ritornate con la memoria alle
immagini delle Tuamotu o delle San Blas: le classiche palme da cocco
piantate su linee di sabbia dorata e un caledoscopio dal blu al
marrone,dal turchese all'oro.
Domani partiremo per questa lunga traversata e penso di mandarvi ancora
qualche diario perche' poi Renato (che con passione e pazienza pubblica
i blog che gli invio) andra' in vacanza e vi sara' quindi un chiuso per
ferie.
Buon vento a noi.

Paolo

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