Cari amici ecco il nuovo blog  che vi racconterà il viaggio intorno al mondo di Argentina con Paolo ed Enrico.
Ringrazio Edoardo Scotto che lo ha realizzato e lo aggiornerà con il diario di bordo insieme a Renato. Saremo così in contatto con tutti coloro che vorranno seguirci nella nostra avventura. Come probabilmente saprete, dopo la prima traversata atlantica con Enzo, Argentina ha dovuto aspettare qualche anno gravato da problematiche varie,dubbi e incertezze prima di poter riprendere il largo.Nel frattempo su Argentina sono state apportate tante migliorie la cui realizzazione mi ha comportato un anno di intenso e faticoso lavoro. Eccoci quindi pronti a" respirare il vento degli Alisei",come dice la frase di H.Martinson, ma partendo da una convinzione intima di ricerca di se stessi. Frase sicuramente abusata da chi è sempre in cerca d'avventura in qualsiasi campo sia esso mare,montagna o quant'altro. E' per questo motivo che invece di aprire il blog con una foto "gagliarda e potente" apriamo con una foto raccolta e meditativa: la foto di Argentina all'ancora in una baia di una piccola isola greca " Kyra Panagia" dove è situato il Monastero ortodosso omonimo abitato da un monaco solitario. L'anno scorso quando abbiamo visitato il monastero mi sono fermato in un punto panoramico e dall'alto ho visto Argentina, sola, racchiusa in questa magnifica insenatura ed ho provato una sensazione intima, di raccoglimento, probabilmente esaltata anche dal luogo. Credo che questo spirito,questa sensazione mi accompagnerà durante la nuova lunga avventura.
Buon viaggio e buon vento a tutti gli amici che navigheranno con noi e buona lettura a tutti quelli che ci seguiranno da lontano e che incontreremo ogni anno al nostro "Argentina Party".
Ciao a tutti. 
Paolo.

venerdì 18 settembre 2015

La Sella rapita: da Rangiroa a Tahiti


16/09/2015: Tahiti
A Rangiroa Enrico aveva dimenticato la sella della sua mountain bike (in italiano, bici da montagna, ma che mai ce farà a Rangiroa???) vicino al molo. Prima si chiede in giro se qualcuno l'ha trovata, senza esito. Segue spedizione in bici (a noleggio) per comprare un'altra sella nel paese di Avatoru: trovata, però il tubo per innestarla sul telaio della bici è di misura diversa da quella delle bici di Enrico. La conseguente "ricerca del tubo" e' assidua ma infruttuosa.
Ad Apataki arriva sul suo Blackberry un sms con l'annuncio gaudioso: qualcuno ha portato la sella alla sede di Eleuthera, agenzia di immersioni, a Rangiroa. Peccato che noi ora si sia lontani 100 miglia da Rangiroa. Si concorda allora l'invio a Tahiti della sella rapita e ritrovata. Noi siamo, cioè eravamo, a Fakarava: scatta quindi la ricerca, dove sarà la sede di Eleuthera a Tahiti. E' a Marina Tahine, dove dovremo comunque andare per fare gasolio però non si sa se la sella è effettivamente approdata a Tahiti. Solo al momento di lasciare Fakarava apprendiamo al fine la gioiosa notizia: 

LA SELLA E' DAVVERO ARRIVATA A TAHITI. 

Sorprende che il prezioso carico non sia come si potrebbe pensare, ospitato nei forzieri della Banque de France, Filiale di Papeete, è proprio, molto banalmente a Marina Tahina, ove alle 13 circa avviene lo storico ricongiungimento fra bici, padrone e sella. Segue un solenne Te Deum di ringraziamento nella Cattedrale di Tahiti. Amen
Salvatore

2 commenti:

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  2. ciao salva sei bravo e divertente nel descrivere le varie situazioni e mi sembra di stare con voi! mi dispiace che il nostro scriba sta per lasciarci e tornare a casa.significa che mi racconterai dal vivo la vostra avventura su argentina.un bacio anche a lucia e al nostro capitan Cook ovvero CapitanCutul . rita

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